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Meteo: stop al caldo, arrivano grandine e temporali

Ferragosto

Sarà un'estate a singhiozzo, dicono gli esperti. La nuova ondata di maltempo è arrivata

Inizio di settimana all’insegna del caldo rovente, poi possibili perturbazioni lungo la nostra penisola. La terza settimana di giugno si prospetta calda e diffusamente soleggiata. Da venerdì 22 però, con l’avvicinarsi del weekend, sono in arrivo nuvole e piogge. Luci e ombre sul meteo della prossima settimana, dal tempo instabile e soggetto a continue variazioni. Sarà un’estate a singhiozzo, assicurano gli esperti.

Caldo da record

A partire da lunedì 18 giugno 2018 bel tempo e alte temperature su tutta l’Italia, ma da venerdì 22 la situazione si capovolge. E’ previsto l’arrivo di una violenta perturbazione. Il maltempo si abbatterà su tutta la Penisola portando grandinate e nubifragi. L’estate sembra essere ancora lontana.

Dopo un inizio di settimana all’insegna del caldo rovente, con afa e temperature record (soprattutto nelle regioni settentrionali), torneranno violenti temporali e grandine. Pare infatti si stia avvicinando una perturbazione che attraverserà tutta la Penisola da Nord a Sud. Un’inizio di settimana dominato l’alta pressione, a cui, con l’arrivo del weekend, subentreranno temporali e grandini.

L’anticiclone delle Azzorre garantirà bel tempo per almeno quattro giorni, con temperature che si assesteranno sui 30 gradi. Tuttavia, mentre sulle regioni settentrionali si manterrà un tempo soleggiato e con caldo afoso, al Sud le correnti instabili creeranno le condizioni propizie per la formazione di temporali con grandine, colpi di vento. Gli esperti parlano anche di possibili formazioni di mini-tornado. Da venerdì 22 giugno cambierà tutto e ancora una volta l’estate si allontanerà. Una violenta perturbazione attraverserà l’Italia da Nord a Sud nel weekend del 23 e 24 giugno. In arrivo grandinate, temporali e nubifragi improvvisi.

Meteo

Anticiclone delle Azzorre

L’alta pressione azzorriana garantirà alta pressione. Le alte temperature si sviluppano essenzialmente nell’Oceano Atlantico. Sovrasta le acque marine oceaniche più fresche. Raggiunge la sua forza massima in mare aperto, nel mezzo dell’oceano, mentre sull’Italia e sul Mediterraneo ne giunge solo un’estensione, altresì definito “cuneo” o promontorio.

Le frequenti infiltrazioni di correnti più fresche e umide oceaniche dal cuore dell’Anticiclone giungono da Ponente. Queste innescano i cosiddetti temporali pomeridiani. Si tratta dei nubifragi caratteristici della nostra bella stagione. Dapprima isolati e sperduti tra in alta quota e i monti, scendono man mano impetuosi a valle, correndo giù fino alle coste. Dall’Appennino all’Adriatico e dall’Appennino al Tirreno, dal Friuli verso Trieste e dalle Prealpi verso il Veneto, ma così come sono nati, improvvisamente vanno a scemare. Le tempeste improvvise, dicono gli esperti, potranno causare danni e nubifragi.