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Mette il neonato vivo nel sacco della spazzatura e lo butta nel cassonetto: mamma a processo

Amber Bowling

Amber Bowling rischia 40 anni di carcere. Lei stessa ha ammesso di aver messo il figlio neonato nella spazzatura e di averlo buttato nel cassonetto.

Amber Bowling è finita a processo per aver messo il figlio neonato ancora vivo dentro un sacchetto della spazzatura e averlo buttato nel cassonetto. La donna rischia 40 anni di carcere.

Mette il neonato vivo nel sacco della spazzatura e lo butta nel cassonetto: mamma a processo

Amber Bowling non accettava il figlio che aveva portato in grembo per nove mesi. Poche ore dopo averlo messo al mondo ha deciso di gettarlo nel cassonetto, all’interno di un sacchetto della spazzatura. Il piccolo era ancora vivo, ma purtroppo non ce l’ha fatta. La donna si è dichiarata colpevole davanti ai giudici per i fatti accaduti a dicembre 2018, quando aveva 21 anni, ed è stata arrestata dalla polizia di Manchester. La 25enne si è dichiarata colpevole e aspetta la sentenza del giudice, che potrebbe arrivare a 40 anni di carcere. Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, Amber Bowling ha partorito da sola a casa.

La dinamica

Poche ore dopo aver partorito, la donna ha messo il bambino che piangeva in un sacco della spazzatura ancora vivo e lo ha gettato nel cassonetto, lanciandolo dal balcone. Alcuni residenti della zona hanno ritrovato il piccolo sentendo un vagito e controllando la busta sulle scale del complesso di appartamenti. Il bambino non ha resistito fino all’arrivo dei soccorsi ed è stato dichiarato morto sul posto. la polizia ha ricevuto una chiamata che informava della presenza di un bambino morto in un sacco dell’immondizia e in poco tempo è risalita alla madre. Secondo l’autopsia, il piccolo è morto per ferite da corpo contundente con frattura cranica e ossa rotte.