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"Mi sono difeso a calci": Roberto Malaspina racconta dell'aggressione subita a New York

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Parla Roberto Malaspina, il ragazzo italiano aggredito a New York: "Mi ha accoltellato sul fianco e ha cercato di colpirmi ancora"

Roberto Malaspina, il ragazzo italiano aggredito a New York, racconta della terribile vicenda in cui è stato ferito gravemente: “Mi sono difeso a calci”.

Il racconto di Roberto Malaspina, aggredito a New York

Roberto Malaspina e Davide Giri sono due italiani protagonisti nelle ultime ore di aggressioni avvenute a New York. Dei due, solo Stefano è ancora vivo per raccontare la vicenda. “Ero fuori da un locale con un amico. Siamo usciti, erano le undici. Tornavamo verso casa”: inizia così il racconto del 27enne, come una normale serat tra amici. Poi, l’aggressione: “Quello sconosciuto mi ha sorpreso e colpito alle spalle. Cinque, sei colpi. Io mi sono difeso con i piedi, a calci” ha raccontato Malaspina a il Messaggero e Repubblica.

Roberto Malaspina: “Mi ha accoltellato e ha cercato di sferrare altri colpi”

Il ragazzo, aggredito dallo stesso uomo che ha ucciso il 30enne Davide Giri, è stato prima ricoverato in terapia intensiva al Mount Sinai Morningside. Ora, lasciato il reparto, può raccontare l’accaduto: “Non ho fatto nemmeno in tempo a percepirlo, e mi ha accoltellato sul fianco destro -afferma-. Camminavo da un locale verso casa, lungo il Morningside Park. Questa persona è arriva da dietro e mi ha accoltellato sul fianco destro. Poi mi ha spinto a terra in mezzo alla strada e ha tentato di sferrare altri colpi” racconta il ragazzo, che è riuscito a difendersi. “L’ho allontanato con i piedi, ma è riuscito a ferirmi sulla schiena, il braccio e una mano. Poi si è allontanato, e sono arrivate polizia e ambulanza”. Quando sono arrivati i soccorsi, il ragazzo era ferito: “Non mi sono reso conto del taglio, forse per l’adrenalina. Ha cercato di colpirmi da sopra. Sono riuscito a respingerlo un minimo con i piedi, ma è riuscito a ferirmi. Non so in quale momento, ma ho tre tagli abbastanza importanti sulla schiena” conferma.

Roberto Malaspina: “Ho saputo di Davide Giri, è una cosa terrificante”

Nella notte newyorkese, Malaspina non ha potuto dare un volto all’aggressore. “Io ho urlato, chiedendo aiuto, e lui ha iniziato a correre. Si sono fermate alcune persone che mi hanno aiutato, chiamando ambulanza e polizia” racconta. Dell’altra aggressione, che è costata la vita a Davide Giri, il 27enne ha saputo solo in ospedale: “Lì mi hanno detto che c’era stata un’altra aggressione a uno studente italiano, mi ha sconvolto -racconta-. Solo stamattina ho saputo dell’esito tragico, una cosa terrificante”.