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Michael Schumacher, quattro anni fa l'incidente

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Michael Schumacher, quattro anni fa l'incidente nell'Alta Savoia: il campione di F1 non si è mai più ripreso: ecco come sta oggi

Michael Schumacher non si è più ripreso dall’incidente sugli sci. Da quel giorno, alle fine del 2013, sono passati quattro lunghi anni e la strada per ritornare ad una vita normale è sempre più in salita per l’ex campione di Formula 1. Poche settimane prima dell’incidente il team britannico della Lotus gli aveva proposto un ritorno in pista, in sostituzione di Kimi Raikkonen. Il campione tedesco lo aveva rifiutato, ma certo non pensava che la sua fine sarebbe stata vicina. Alla fine del 2013, in un fuoripista in Francia, nella zona dell’Alta Savoia, Michael Schumacher è rovinosamente caduto a terra, sbattendo la testa. Da quel momento non è più tornato alla vita normale.

Michael Schumacher oggi

La moglie e i figli, con amore e pazienza, gli sono vicini tutt’ora. Lontano da occhi indiscreti non lo abbandonano un attimo, sperando che un qualche miracolo possa ancora salvare il loro Michael e riportarlo alla vita di tutti i giorni, alla loro quotidianità. Dal 1991 al 2012 Michael Schumacher è stato il padrone indiscusso delle piste di Formula 1: uno come lui la morte l’ha guardata in faccia ad ogni Gran Premio, sfrecciando ad oltre 200 chilometri all’ora sull’asfalto. Di rischi ne ha corsi tanti e nessuno si sarebbe aspettato che quello peggiore lo avrebbe colto sulle piste da sci dell’Alta Savoia.

Prigioniero di un limbo: in un letto tra la vita e la morte. Ecco come è Michael Schumacher oggi. Quell’incidente di quattro anni fa gli ha tolto la memoria, non lo rende cosciente e lo condanna ad uno stato pressochè vegetale. Quattro anni di lunga agonia. Un solo bollettino medico è stato emesso dai medici e diramato al pubblico: poco dopo lo schianto i neurochirurghi dell’Ospedale di Grenoble hanno affermato: “lesioni cerebrali sparse“. Da quel momento nessuna buona notizia sulla salute del campione di Formula 1.

La sua vita in Svizzera

Nessuna speranza? I medici non lo hanno mai detto a chiare lettere, ma quel primo bollettino medico ha segnato per sempre le speranze dei fan. Schumacher, nel frattempo, è uscito dall’Ospedale di Grenoble ed è stato trasferito nel castello di famiglia in Svizzera: qui la famiglia ha allestito una stanza con tutte le strumentazioni mediche che lo aiutano a vivere. O, forse, meglio, a sopravvivere. Una squadra di medici ed infermieri lo assiste ogni giorno. Di lui nessuna foto, nessun commento, nessuna registrazione: la famiglia ha scelto la via della riservatezza.

Rare le visite nel castello di famiglia, dove Schumacher ha sì gli occhi aperti, ma nessuna coscienza. A fare visita al sette volte campione del mondo di Formula 1 c’è l’amico e manager Jean Todt, oggi Presidente della Federazione Internazionale dell’Automobilismo; il direttore tecnico di Benetton, Ferrari e Mercedes Ross Brawn e l’italiano Luca Badoer, all’epoca di Schumacher collaudatore delle Ferrari. Ma da quelle visite nulla esce; Corinna è stata chiara sulla riservatezza: niente parole su quello che vedono, che provano o che sperano per l’amico di una vita