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Michelle Hunziker: "Cinque anni in un incubo, prigioniera in una setta"

Michelle Hunziker

Una vita apparentemente perfetta: per anni prigioniera di una setta, l'attrice e modella svizzera ha rotto il silenzio raccontando la sua storia un libro

Per anni prigioniera di un incubo architettato da una setta, Michelle Hunziker ha rotto il silenzio raccontando la sua storia un libro: Una vita apparentemente perfetta.

Una storia che fa ormai parte del suo passato, ma che l’ha toccata nel profondo e che oggi vuole condividere con il mondo per mettere in guardia i giovani da fantomatici guru che promettono una vita migliore ma che giorno dopo giorno, attraverso una rete di menzogne, allontanano dagli affetti.

Una brutta esperienza che l’attrice e modella svizzera ha vissuto in prima persona, raccontata inun’intervista al Corriere della sera.

Le sedute di pranoterapia e il rapporto con il padre

Michelle incontra per la prima volta Clelia, la sua “guru”, nel 2001. Si rivolge a lei per delle sedute di pranoterapia, allo scopo di risolvere un problema legato alla perdita di capelli. L’agguato però è dietro l’angolo. Clelia si presenta come una donna amorevole, quasi materna. Con il suo charme e il suo savoir-faire esprime comprensione e fiducia, tanto che la giovane attrice si confida con lei, parlandole del suo rapporto con il padre alcolizzato. Una ferita aperta in una vita apparentemente perfetta: all’epoca dei fatti Michelle era sposata con Eros Ramazzotti e Aurora, la loro figlia, era una bambina. L’amore della famiglia e i successi della carriera non bastano però a colmare il vuoto di quel rapporto andato in frantumi. Clelia le consiglia di riallacciare il legame con il papà. In cuor suo Michelle avrebbe voluto farlo da tempo. Mentre padre e figlia si riappacificano le sedute di pranoteriapia danno i risultati sperati. Era la tempesta perfetta.

Un incubo durato cinque anni

Attenzione maniacale nell’igiene personale, nell’alimentazione, l’astinenza sessuale sono i primi ingredienti che Clelia scrive sul ricettario della menzogna: seguendo la ricetta alla lettera si raggiunge la purezza, si allontana l’energia negativa, negatività che, secondo la donna è insita in alcune persone dalle quali mette Michelle in guardia.

Giorno dopo giorno, Clelia prende il controllo della sua vita: la porta ad annullare appuntamenti con amici “negativi per la sua energia” e Michelle inizia a partecipare a cene, riunioni. La setta filtra le chiamate, tassello indispensabile per allontanare gli adepti da amici e parenti.

Quando la carriera di Michelle decolla, la setta se ne prende il merito: i successi del reclutato sono frutto di un “lavoro sulla propria anima”, del percorso intrapreso.

La rinascita di Michelle

Michelle ha lasciato la setta nel 2006, ha riconquistato una vita normale e quella felicità che per anni le è stata negata da una rete bugie e inganni architettati per giustificare le promesse di una vita migliore, che solo con la setta sarebbe stato possibile raggiungere. Il progetto dei malintenzionati è andato in frantumi e Michelle è tornata a sorridere.

Il libro di Michelle Hunziker, da titolo Una vita apparentemente perfetta è in uscita per Mondadori.