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La migliore guida indipendente al gioco online in Italia

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As.Tro, si sa, interviene sempre e sempre con estrema cognizione di causa, quando si parla del suo settore del gioco d'azzardo ed è molto attenta a quello che sta succedendo relativamente alla Conferenza Unificata, dato che da questa deriverà il futuro degli operatori che sono già in ansia ...


As.Tro, si sa, interviene sempre e sempre con estrema cognizione di causa, quando si parla del suo settore del gioco d’azzardo ed è molto attenta a quello che sta succedendo relativamente alla Conferenza Unificata, dato che da questa deriverà il futuro degli operatori che sono già in ansia per quella “apertura di un tavolo tecnico” tra Stato e Regioni, idea scaturita dal primo “incontro” della Conferenza. Questo tavolo tecnico è, senza ombra di dubbio, una notizia estremamente positiva per poter concretizzare la trattativa portandola avanti, anche seppur a piccoli passi. Ma almeno si denota la volontà assoluta, come si evince anche da Casinoguru.it che si attesta come la migliore guida indipendente al gioco online in Italia, di arrivare ad un obbiettivo comune per la “gioia di tutti”.

L’Associazione, d’altra parte, ha sempre portato avanti l’idea che se tutti gli attori dello scenario del gioco porteranno avanti la questione con un “approccio costruttivo”, ed indubbiamente un tavolo tecnico ne crea una premessa imprescindibile, gli Enti locali con i loro territori ed il Governo riusciranno a trovare una intesa che aiuterà a superare i “diversi interessi locali”, ossia la differenziazione della disciplina che regolamenta il gioco tra Comune e Comune e tra Regione e Regione.
Bisognerebbe anche chiarire, affinché i cittadini (sopratutto i benpensanti) ne siano correttamente informati, che l’industria del gioco lecito, e la distribuzione “infinita” delle famigerate macchinette, seguono un concetto diverso da quello che si potrebbe immaginare. L’industria del gioco vorrebbe un gioco “proporzionato” e non “in quantità libera” ed anche al Governo, ora forse, preme una sorta di equilibrio tra introiti erariali e salvaguardia dei territori anche al fine di salvaguardare l’operatore che ha la “concessione di raccolta del gioco pubblico” senza la quale si ritornerebbe in un balzo alla clandestinità fiscale da cui il settore è uscito nel lontanissimo 2003-2004.

Ora, per il business del gioco, è chiaro a tutti, si vorrebbe una regolamentazione precisa, nazionale, ben normata, che tolga possibilità di esistere alla “rete alternativa” nella quale cadono parecchi giocatori frastornati dalla mancanza di chiarezza della “rete legale”. Questo è assolutamente da evitare, dato che proprio nelle “vicinanze della rete illecita” si formano altre attività criminali quali lo strozzinaggio e l’usura, altre forme di illegalità dalla quale bisogna stare lontano. La mancanza di chiarezza nel settore, la mancanza di cultura nell’uso del gioco sono altri due temi che la Conferenza Unificata dovrà affrontare… insieme a tutto il resto, che non è certamente poco.
E poi bisogna senza dubbio dire che la rete lecita e l’offerta terrestre di gioco richiedono anche dall’industria del settore una razionalizzazione che tolga di mezzo una sorta di saturazione del mercato, in quanto gli asset insediati sono destinati a “deprezzarsi in modo più che rapido” in un mercato che sembra non si abbia più possibilità di sviluppo. Da qui discende la necessità di proporzionare l’offerta dei prodotti in relazione alla densità degli abitanti ed a tante altre particolari situazioni che la Conferenza terrà in considerazione.

L’equilibrio della distribuzione del gioco ed un approccio costruttivo a trovare questo equilibrio, promosso anche dall’account ufficiale twitter sul gioco online, è il reperimento di criteri che consentano una distribuzione capillare del gioco lecito, unitamente alla salvaguardia dei principi di “decoro del territorio” e protezione dei cittadini. Se non sarà una distribuzione capillare del gioco e, quindi, ben proporzionata non la si potrà neppure proporre in antitesi all’illegalità. Quindi, attenzione…