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Chi sono i migliori rapper italiani

rapper italiani

Il termine rapper è nato per identificare il cantante metropolitano che, attraverso ritmi e rime, esprime i propri sentimenti o racconta una storia.

Il rap affonda le sue radici nella musica dell’Africa Occidentale e in quella afroamericana. Si diffonde agli inizi degli anni ’70 a New York. Da quel momento non si è più arrestato, anzi, considerata la sua presenza e larga diffusione anche ai nostri giorni, possiamo affermare con assoluta certezza, che si tratta di un genere musicale in forte espansione.Tuttavia, all’interno di questo genere, è possibile individuare alcuni grandi periodi. I primi rapper italiani emergono negli anni ’80.

Diversi filoni e stili del rapper

Nella metà degli anni ‘70 il rap si divise in due filoni diversi, seppure appartenenti allo stesso genere. Da un lato quello che mostrava interesse per l’aspetto del divertimento e del ballo, con l’aggiunta di qualche rima o addirittura con brani senza rime. Dall’altro lato, nacquero artisti, che si focalizzarono sull’elaborazione di rime, puntando sul contenuto e sullo stile. A poco a poco questo genere musicale venne combinato con rock, reggae, techno ed altri stili musicali di quel periodo.

Significato di rapper

Il termine rapper è nato per identificare il cantante metropolitano che, attraverso il rapping, cioè giochi di ritmi e rime, spesso improvvisate (freestyle), esprime i propri sentimenti o racconta semplicemente delle storie. I primi rapper degli anni Settanta erano prevalentemente americani e si contraddistinguevano per il modo estroso e piuttosto vistoso di vestire, in linea con la cultura dell’Hip Hop.

Negli anni Ottanta, l’abbigliamento dei rapper comprendeva tute e scarpe da tennis, cappelli Kangol, grosse collane d’oro e anelli vistosi.

In seguito, questo genere musicale, nato negli Stati Uniti, si diffuse a livello mondiale, prendendo piede, per esempio, in paesi dell’Europa come: Gran Bretagna, Russia, Francia, Germania, Svezia, Irlanda, Polonia, Paesi Bassi.

Nella penisola italiana, il rapper si sviluppò nel 1987, con artisti come Fabri Fibra e la storica Radical Stuff, ma è solamente negli anni novanta che i gruppi dell’ hip hop incisero i loro primi importanti lavori. Parliamo di: Sangue Misto con SxM, Articolo 31 con Domani smetto e ancora Fabri Fibra con Così com’è, solo per citarne alcuni.

Altri artisti emblematici di quegli anni furono Turi, Neffa, Joe Cassano e Bassi Maestro.

I rapper non devono necessariamente avere una voce eccezionale. Questo perché molte canzoni rap sono dei veri e propri scioglilingua, da dire molto velocemente.

I rapper italiani degli anni 2000

Gli anni 2000 hanno visto la nascita e crescita di molti rapper e di competizioni, noché la produzione massiva di brani, grazie anche a comunità Internet come YouTube ed è un genere musicale molto amato, soprattutto dai giovanissimi. Nasce in America già negli anni ’60 e attecchisce nel nostro Paese a partire dagli anni ’80, con un crescendo progressivo che arriva fino ai nostri giorni. Tra i fenomeni del rap italiano, possiamo citare, per esempio: J-Ax, Fedez, Sfera Ebbasta, Gué Pequeno, Ghali, Marracash, Coez, Baby K, Emis Killa, Salmo, Clementino e molti altri.

Top 10 rapper italiani

Premettendo che ogni amante di questo genere musicale, come di ogni altro genere, ha una propria personale classifica, possiamo provare a farne una più recente, nella speranza di non discostarci troppo dai gusti personali degli appassionati del genere. Questa classifica nasce da un mix tra gli artisti già affermati del rap e quelli emergenti e tiene conto più del gusto che dei numeri, anche se questi ultimi non sono stati del tutto ignorati. L’anno 2017 è stato un anno di grandi successi per il rap italiano che ha visto, oltre ai successi di rapper affermati come Fabri Fibra e Bassi Maestro, la nascita di giovani talenti, che si sono man mano affermati. Tra questi: Ghali, Laioung, Maruego, Lazza, Vegas Jones. Ovviamente, anche gli artisti che non sono presenti in questa classifica hanno dato il loro importante contributo al rapper.

Al decimo posto collochiamo Coez, pseudonimo di Silvano Albanese, nato nel 1983 a Nocera. E’ uno dei cantautori e rapper più amati dai giovani. Contestualmente al lavoro con i Brokenspeakers, inizia la sua carriera da solista nel 2009 e da lì, un successo dopo l’altro.

Al nono posto mettiamo Salmo, pseudonimo di Maurizio Pisciottu, rapper e produttore discografico italiano. Nasce in Sardegna nel 1984 e si trasferisce successivamente a Milano. La sua carriera musicale inizia all’età di 13 anni.

All’ottavo posto Vegas Jones, (vero nome Matteo Privitera), classe 1994 di Cinisello Balsamo, rapper emergente. Il suo ultimo album, uscito a marzo 2018, porta il titolo “Bellaria”, quartiere della cittadina in cui è cresciuto.

Al settimo posto Marracash (Fabio Bartolo Rizzo) del 1979 che, oltre al rap, si dedica anche all’attività di produttore discografico. Il suo esordio ufficiale nel 2005.

In sesta posizione mettiamo Fabri Fibra (Fabrizio Tarducci), nato nel 1976, anche lui oltre che rapper, produttore discografico e scrittore, fratello di Nesli, altro noto cantautore italiano.

Al quinto posto si piazza Ghali, il cui primo pseudonimo era Fobia, collabora con artisti come Gué Pequeno, Fedez, Sfera Ebbasta. Nel 2016 debutta il suo primo singolo, seguito dal secondo e dal terzo nel 2017.

Al quarto posto ecco Fedez, il cui vero nome è Federico Leonardo Lucia, un cantante che ha legato il proprio nome e la propria carriera al suo mentore J-Ax, diventando uno dei cantanti più popolari del momento, sempre in vetta alle classifiche.

Ed eccoci giunti alle primissime posizioni. La terza posizione è tutta per Gué Pequeno, nato a Milano nel 1980, rapper e produttore discografico italiano e membro del gruppo Club Dogo, noto per lo stile originale e la ricercatezza dei versi in rima.

Il secondo posto è per Sfera Ebbasta, pseudonimo di Gionata Boschetti, rapper italiano del 1992. Il suo successo inizia con la pubblicazione dell’album XDVR, nel 2015, seguito da Sfera Ebbasta nel 2016 e Rockstar nel 2018, grazie al quale è il primo italiano ad entrare nella top 100 mondiale della piattaforma di streaming Spotify.

E infine, il posto il posto d’onore è tutto per J-Ax (Alessandro Aleotti), nato nell’agosto del 1972, rapper, cantautore e produttore discografico italiano, fondatore, insieme a DJ Jad, nei primi anni Novanta, del duo rap Articolo 31 e, per anni, voce solista del gruppo. Inizia la sua carriera da solista nel 2006. Negli anni ha modificato il suo genere, avvicinandosi sempre di più al pop, ma rimanendo sempre il numero uno per la qualità delle rime e per i suoi testi sempre così profondi e assai apprezzati dagli amanti del genere, come dimostrano, sia i numeri che i premi e riconoscimenti ottenuti.