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Migranti, appello da Mar Jonio: a bordo stremati, serve un porto

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Roma, 21 gen. (askanews) - La Nave Mare Jonio, ancorata da ore davanti al porto di Lampedusa e con 208 persone a bordo soccorse in mare nelle ultime ore, chiede alle autorità Italiane l'assegnazione di un porto sicuro di sbarco. Lo segnala la ong Mediterranea Saving Humans. Sheila Melosu, capomi...

Roma, 21 gen. (askanews) – La Nave Mare Jonio, ancorata da ore davanti al porto di Lampedusa e con 208 persone a bordo soccorse in mare nelle ultime ore, chiede alle autorità Italiane l’assegnazione di un porto sicuro di sbarco. Lo segnala la ong Mediterranea Saving Humans.

Sheila Melosu, capomissione della Mare Jonio, ha lanciato un appello in un video pubblicato su Twitter. “Tutte le persone che abbiamo a bordo sono stremate, al limite delle loro forze: scappano dai campi di concentramento libici e portano addosso le conseguenze, le violenze, le torture fisiche e psicologiche”. “Stamani abbiamo provveduto – ha proseguito la responsabile della missione di Mediterranea – a fare due evacuazioni mediche d urgenza per due ragazzi che versavano in condizioni davvero critiche. Riteniamo che tenere per più di 20 ore dei naufraghi appena salvati in rada a poche miglia dalla costa, sia un atteggiamento del tutto inaccettabile ed inumano”.

A bordo della Mare Jonio ci sono “anche dei bambini anche molto piccoli, è per questo che chiediamo con la massima urgenza un porto sicuro dove poter sbarcare nel minor tempo possibile tutte le persone che abbiamo a bordo”.