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Migranti, completato il muro al confine tra Polonia e Bielorussia

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Migranti: la Polonia ha completato il muro al confine con la Bielorussia, a celebrare la fine dei lavori il primo ministro Morawiecki.

La Polonia ha completato il muro anti migranti sul confine con la Bielorussia. Al momento Varsavia sembra intenzionata ad accogliere esclusivamente i rifugiati ucraini, fermando invece coloro che provano ad arrivare dall’altro stato vicino governato da Alexander Lukashenko. Il muro in questione è lungo 186 chilometri. Presenti sul posto il primo ministro Mateusz Morawiecki e gli alti funzionari della sicurezza che hanno celebrato il completamento dell’opera costata 353 milioni di euro. La struttura, composta di acciaio, ha un’altezza di 5,5 metri. 

Muro anti migranti: Lukashenko colpevole per la guerra in Ucraina?

Nel corso di una conferenza stampa, Mateusz Morawiecki ha dichiarato: “Il primo segnale della guerra in Ucraina è stato l’attacco del presidente bielorusso Lukashenko al confine polacco”. Secondo i vertici polacchi la Bielorussia avrebbe utilizzato i migranti come mezzo per creare tensioni a partire dal 2021. All’epoca, infatti, numerose persone provenienti per la maggior parte dal Kurdistan iracheno avevano cercato di trovare rifugio in paesi come Lettonia, Lituania e la stessa Polonia tramite la Bielorussia, da sempre alleata di Vladimir Putin e di Mosca. 

Polonia: due pesi e due misure?

Nell’ultimo anno sarebbero venti le persone decedute tra Polonia e Bielorussia a causa del freddo e del gelo. La scelta di Varsavia di accogliere esclusivamente i rifugiati ucraini e bloccando l’accesso a molti rifugiati asiatici attraverso la Bielorussia ha generato le polemiche di diversi gruppi per i diritti umani.