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Migranti, Consiglio d’Europa contro Italia: gestione inadatta

paolo gentiloni

Secondo il Consiglio d’Europa, il sistema di gestione dei migranti adottato dall’Italia è inadatto. La risposta di Gentiloni. Il Consiglio d’Europa contro l’Italia sulla questione migranti. Il sistema di accoglienza, di identificazione e di eventuale rimpatrio dei migranti in atto nel nost...

Secondo il Consiglio d’Europa, il sistema di gestione dei migranti adottato dall’Italia è inadatto. La risposta di Gentiloni.

Il Consiglio d’Europa contro l’Italia sulla questione migranti. Il sistema di accoglienza, di identificazione e di eventuale rimpatrio dei migranti in atto nel nostro Paese non sarebbe strutturato in modo adeguato e, anzi, avrebbe dei difetti tali da poter addirittura “incoraggiare l’afflusso di un sempre maggior numero di migranti economici irregolari”.

La relazione del Consiglio d’Europa sui migranti in Italia

A dirlo è l’ambasciatore Tomas Bocek in qualità di rappresentante speciale del Segretario Generale del Consiglio d’Europa. Bocek, a seguito della visita condotta in Italia nello scorso ottobre, ha presentato una relazione in cui si propone un’analisi della situazione italiana.

“Le debolezze del sistema italiano di rimpatri volontari e delle espulsioni forzate”, ha scritto Tomas Bocek, “rischia di incoraggiare l’afflusso di un sempre maggior numero di migranti economici irregolari”. All’interno del documento del Consiglio d’Europa si sostiene inoltre che il sistema di gestione e custodia dei minori non accompagnati sia del tutto inadatto, sottolineando in particolare come gli hotspot siano “luoghi non idonei a garantire le necessità” dei minori.

Secondo Bocek, i recenti sviluppi legislativi relativi alle misure di protezione rappresentano però “un passo avanti molto buono” per il nostro Paese e, di conseguenza, per l’Europa.

Gentiloni al Senato: non accettiamo lezioni

Nel pomeriggio, il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni ha parlato in Senato proprio di immigrazione. “L’attività di governo”, ha affermato il premier, comprende vari aspetti, “dall’immigrazione alla pubblica amministrazione, dal processo penale alla sicurezza urbana, dalla legge sulla povertà al ddl sulla concorrenza”. “Sfido chiunque”, ha proseguito Gentiloni, “ad indicare un altro governo e un altro Parlamento in Europa impegnati su un complesso di riforme come quello su cui siamo impegnati in Italia. Non siamo i primi della classe, ma non accettiamo lezioni e lavoriamo nell’interesse comune”.

Per ciò che riguarda “il problema dell’immigrazione”, ha osservato Gentiloni, occorre “sostituire quella clandestina irregolare e micidiale per i migranti con flussi e canali. Questo è l’obiettivo della Ue e spero che a Bruxelles si facciano passi in più per aiutare il lavoro di avanguardia dell’Italia”.