> > Migranti, cosa significa "carico residuale" e "sbarco selettivo"?

Migranti, cosa significa "carico residuale" e "sbarco selettivo"?

Migranti, cosa significa "carico residuale" e "sbarco selettivo"?

L'opposizione attacca: "Linguaggio inaccettabile per scelte ancor più inaccettabili"

Hanno fatto scalpore i termini utilizzati dal ministro dell’Interno Matteo Piantedosi riguardanti la questione sbarchi in Italia, per descrivere l’approccio muscolare del nuovo governo sono stati usati due termini che non sono andati giù ai vertici del Pd, ovvero “Carico residuale” e “Sbarco selettivo”. Per Enrico Letta si tratta di: “Linguaggio inaccettabile per scelte ancor più inaccettabili, contrarie ai principi di umanità e alle regole internazionali”.

Cosa significa “Carico residuale”

Il ministro dell’Interno ha utilizzato questo termine per indicare i 35 migranti ancora a bordo dell’ONG tedesca Humanity 1. Si tratterebbe di persone che si trovano in uno stato di buona salute, per questo motivo quindi non è necessario prestare loro alcun soccorso, vista la decisione da parte del Governo di fare sbarcare solo e soltanto, oltre a donne e bambini, chi è in cattive condizioni psico-fisiche.

Cosa significa “Sbarco selettivo”

Il termine proviene ancora una volta dalle parole usate dai ministri Piantedosi e Salvini. Secondo l’opposizione sarebbe stato usato per “dividere” i migranti all’interno delle navi tra chi si trova in cattive o buone condizioni psico-fisiche, dando solo alle prime al possibilità di sbarcare, mentre gli altri dovrebbero rimanere dentro le navi che hanno prestato soccorso e tornare negli stati di cui le ONG fanno parte.

Sulla questione intanto, si sono espressi Medici Senza Frontiere: “Lo sbarco selettivo e parziale, come quello proposto dalle autorità italiane, non è da considerarsi legale secondo le convenzioni di diritto marittimo”