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Migranti, che cos’è il Migration Compact che dovrebbe cambiare tutto

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L’Europa ha adottato, in parte, il Migration Compact, un insieme di misure che dovrebbe risolvere il problema dei migranti. Cos’è il Migration Compact e come può influire sul problema dell’immigrazione nel nostro Paese e in Europa? Il tema è stato di recente rilanciato dal presidente del S...

L’Europa ha adottato, in parte, il Migration Compact, un insieme di misure che dovrebbe risolvere il problema dei migranti.

Cos’è il Migration Compact e come può influire sul problema dell’immigrazione nel nostro Paese e in Europa? Il tema è stato di recente rilanciato dal presidente del Senato Pietro Grasso nel corso di un intervento al convegno promosso da Emma Bonino e dal titolo “Come vincere la sfida dell’immigrazione? Accoglienza, inclusione, lavoro: le riforme necessarie a partire dai Comuni e dal superamento della Bossi-Fini”.

“Si deve all’intenso lavoro italiano a Bruxelles”, ha dichiarato Grasso, “il fatto che solo di recente nel lessico europeo sia finalmente entrata la parola Africa e si stia facendo strada progressivamente la consapevolezza della necessità di investire politicamente ed economicamente nei Paesi in difficoltà”.

Cos’è il Migration Compact

Il riferimento è al Migration Compact, il pacchetto di misure strategiche presentato nell’aprile dello scorso anno da Matteo Renzi e consistente in sostanza in una serie di investimenti europei in tutti i Paesi dai quali proviene la maggior parte dei profughi. Investimenti economici per lo sviluppo in cambio di una fattiva collaborazione in termini di controllo dei flussi migratori.

Investimenti per un totale di 32,3 miliardi di euro

Ad oggi, il Migration Compact è stato accolto, almeno in parte, dalla Commissione Europea nell’ambito del Piano Europeo di Investimenti Esterni. Si tratta di uno stanziamento complessivo di 32,3 miliardi di euro da destinare a vari Paesi africani, dell’Europa dell’est e del Medio Oriente. La cifra risulta da spalmare su più anni, fino al 2020, e mira a realizzare una serie di interventi che consentano di limitare gli arrivi di migranti nel Vecchio Continente.

La storia della cooperazione fra Europa e Africa è comunque piuttosto lunga (un primo accordo fu siglato addirittura nel 1963) e, in questo senso, il Migration Compact rappresenta solo l’atto più recente. A partire da quest’anno si inizierà a capire come verrano spesi gli stanziamenti e, soprattutto, che efficacia si potrà pensare di raggiungere.