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Migranti, Letta (Pd): “Dobbiamo accoglierne di più, ci serve manodopera perché i giovani sono pochi”

Enrico Letta

Migranti, Letta: “Accoglierne di più, ci serve manodopera perché i giovani sono pochi. Concepire il nostro futuro con una maggiore capacità di integrazione”

In tema di migranti Enrico Letta, segretario del Pd, ha le idee chiare e le ha esposte nel suo intervento a Porta a Porta con un sunto destinato a fare notizia: “Dobbiamo accoglierne di più, ci serve manodopera perché i giovani sono pochi”. La lettura del segretario dem è chiara, ed è lettura per cui inItalia non c’è futuro se non c’è immigrazione. Al di là delle considerazioni di merito sul tema, è evidente che Letta ha voluto imprimere con le sue parole quello “scatto muscolare” che dovrebbe rimettere il partito in asse con i grandi temi dell’attualità. Ha detto Letta nel salotto di Bruno Vespa: “Sono determinato, sono tornato per fare le cose per bene, non per vivacchiare, per dare una risposta ai ragazzi che se ne andavano all’estero”. 

Migranti, Letta: “Dobbiamo accoglierne di più, le nostre imprese hanno bisogno di manodopera”

E in tema di gestione dei flussi migratori, tema che per l’esecutivo Draghi è croce nella misura in cui è tema divisorio come molti altri, il segretario del Dem l’ha messa giù molto più franca: “In molti campi dobbiamo capire che probabilmente serve manodopera che viene dall’immigrazione. I giovani italiani sono pochissimi, il nostro sistema imprenditoriale ha bisogno di manodopera. Quindi, per motivi di tutti i tipi, dobbiamo concepire il nostro futuro con una maggiore capacità di accoglienza e integrazione”. E le riaperture? “Devono essere irreversibili, dobbiamo essere tutti molto attenti”. 

Migranti, Letta: “Accoglierne di più, meno ristori e più lavoro”

Mentre in tema di ristori Letta punta di più sugli strumenti per vivere e non sui contentini per sopravvivere: “Ho l’impressione che ci sia una certa tendenza, forse, a non rendersi conto che bisogna uscire dalla logica del ristoro e a mettersi ad agire e a lavorare, a mettersi in azione”. Poi il rovello fisso del segretario, quello che in questi giorni gli ha attirato non poche critiche dai detrattori e dal mondo dell’imprenditoria: la  tassa di successione incrementata per dare una dote da 10mila euro ai diciottenni: “Dobbiamo cambiare le cose affinché i giovani trovino in Italia le opportunità, cosa che fino ad ora non hanno trovato”. 

Migranti, Letta: “Dobbiamo accoglierne di più. Il seggio a Siena? È un’ipotesi ma non è prioritaria”

Enrico Letta non vede cariche o competizioni d’urna nel suo orizzonte prioritario e lo dice: “Non ne stiamo parlando, è l’ultima delle cose, non è la prima priorità che metto”. Poi però, in merito al seggio vacante a Siena in Parlamento ammette: “Ma “è un’ipotesi, soprattutto i senesi del Pd mi hanno cercato e vorrebbero che io andassi lì”. La chiosa è sulle riforme, di fisco, lavoro e giustizia. “Bisogna uscire dal blocco dei licenziamenti generalizzato” e andare verso una selettività”.