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Migranti, l'Italia è il Paese con percezione più distorta

Migranti, l'Italia è il Paese con percezione più distorta

L'Italia è il Paese con la percezione più distorta tra i migranti ritenuti residenti nel territorio e quelli effettivamente presenti.

L’Italia è il Paese con la percezione più distorta tra i migranti ritenuti residenti nel territorio e quelli effettivamente presenti.

Almeno 4 volte di più

Secondo il rilevamento dell’Istituto Cattaneo, il 73% degli italiani crede che nella penisola ci sia un numero di immigrati 4 volte superiore alla presenza effettiva. A fronte di un 7% di immigrati presenti nel paese, infatti, gli italiani ritengono che si tratti del 25% della popolazione complessiva. Il divario tra percezione e realtà ha toccato anche gli altri Paesi, anche se nella penisola la distorsione è più marcata. Ad essere grave è il fatto in Italia esiste una diretta correlazione tra l’atteggiamento ostile nei confronti dei migranti e l’errata percezione del loro numero effettivo. Più si pensa che ce ne siano, più l’ostilità diventa maggiore.

Complice la politica italiana

A rendere ancora più marcata tale distorsione è complice anche la politica italiana. Secondo l’Istituto Cattaneo il distacco tra percezione e realtà è legato anche al modo in cui i partiti politici presentano il fenomeno ai loro elettori: “I dati a disposizione sono spesso frammentari e talvolta presentati in maniera ‘partigiana’. Stiracchiati da una parte o dall’altra, i numeri si gonfiano soprattutto in base agli interessi politici dei partiti. Il che contribuisce spesso a proiettare un’immagine distorta della realtà del fenomeno migratorio in Italia, dove le percezioni contano più dei dati concreti”. Dai dati emerge anche come l’errore di sopravvalutazione sia più marcato tra gli elettori di destra e centrodestra, che sovrastimano la presenza di migranti del 25 per cento, contro l’11 per cento degli elettori di sinistra e centrosinistra.