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Migranti, maltrattamenti nei centri d'accoglienza a Latina

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Arrestati sei gestori di alcuni Centri di Accoglienza Straordinari (CAS) in provincia di Latina. Tra le accuse, anche il maltrattamento dei migranti.

Dopo la frode sull’accoglienza dei migranti a Benevento, nuova operazione delle forze dell’ordine ma questa volta in provincia di Latina. Al centro dell’inchiesta della Polizia di Stato reati che vanno dalla truffa aggravata ai maltrattamenti. Gli uomini della squadra mobile di Latina e quelli del Commissariato di Fondi, infatti, hanno riscontrato gravi situazioni di sovraffollamento e diverse carenze di natura igienico-sanitaria. Inoltre almeno una delle Onlus che si erano assunte la gestione dei Centri di accoglienza straordinaria (CAS) sembra che spartisse i migranti a lei assegnati con un’altra Onlus, senza che la Prefettura di Latina ne fosse al corrente. Al termine dell’operazione arrestate sei persone.

Maltrattamenti nei centri d’accoglienza

Nuova operazione delle forze dell’ordine in pochi giorni nei centri di accoglienza. Cinque giorni fa erano state arrestate 5 persone, tra cui tre funzionari pubblici e il cosiddetto “re dei rifugiati” di Benevento, per illeciti sulla gestione dei centri di accoglienza per migranti. Stavolta invece la Polizia di Stato ha indagato sui Centri di Accoglienza Straordinari (CAS) in provincia di Latina. A finire in manette sei persone, che dovranno rispondere a vario titolo per i reati di falso, truffa aggravata, frode nelle pubbliche forniture e maltrattamenti nei confronti dei migranti.

In base ai sopralluoghi effettuati dagli uomini della squadra mobile di Latina e da quelli del Commissariato di Fondi, infatti, sono emerse nei centri di accoglienza gestiti da alcune Onlus (di cui facevano parte i sei arrestati) gravi situazioni di sovraffollamento e carenze di natura igienico-sanitaria. Gli investigatori hanno inoltre scoperto “gravi e sistematiche” violazioni nell’esecuzione degli obblighi assunti sui migranti in fase di aggiudicazione dei CAS da parte dei gestori delle Onlus oggetto di indagine.

In base ad alcune intercettazioni, inoltre, la Polizia di Stato ha scoperto che almeno una delle Onlus invece di accogliere tutti i richiedenti asilo a lei assegnati li spartiva, di fatto, con un’altra Onlus. Di tale situazione, però, la Prefettura di Latina era del tutto ignara in quando non le sarebbe mai arrivata alcuna comunicazione in merito.

Il precedente

Il 21 giugno un’operazione consunta di Polizia e Carabinieri ha portato all’arresto di cinque persone, tra cui un funzionario pubblico, un impiegato del Ministero della Giustizia e un appartenente alle forze dell’ordine, che dovranno rispondere a vario titolo di truffa ai danni dello Stato, frode e corruzione. A finire in manette anche il cosiddetto “re dei rifugiati” di Benevento. In totale però erano 36 gli indagati, per comportamenti illeciti riguardanti la gestione dei centri di accoglienza per migranti nella Provincia di Benevento.

Che cosa sono i CAS

I Centri di accoglienza straordinaria (CAS) sono stati originariamente pensati come strutture di emergenza, da attivare in caso di carenza di posti nelle strutture ordinarie di accoglienza soprattutto quando gli arrivi dei migranti sono consistenti e ravvicinati nel tempo. Di fatto, però, in Italia i Centri di accoglienza straordinaria costituiscono invece la modalità ordinaria di gestione dei richiedenti asilo. Le strutture che saranno adibite a CAS sono individuate dalle Prefetture, e al bando di gara possono partecipare associazioni, Onlus, cooperative ma anche strutture alberghiere. La permanenza dei Centri di accoglienza straordinaria dovrebbe, almeno sulla carta, essere limitata nel tempo.