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Migranti, Meloni: “L’Ue sta cambiando approccio. Ora serve una svolta concreta”

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Durante il punto stampa con il primo ministro dei Paesi Bassi, il premier Giorgia Meloni ha commentato la lettera ricevuta da Ursula von der Leyen.

In occasione di una conferenza stampa congiunta con il primo ministro dei Paesi Bassi Mark Rutte, il presidente del Consiglio Giorgia Meloni è tornato sul tema dei migranti e ha commentato la lettera che le è stata inviata dalla presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen.

Migranti, Meloni: “L’Ue sta cambiando approccio. Ora serve una svolta concreta”

Sulla scia della nota diffusa nel pomeriggio di martedì 7 marzo, il premier Meloni ha espresso soddisfazione per le parole indirizzate a Roma della presidente della Commissione Ue. “Sono soddisfatta dalla risposta che è arrivata dalla presidente Ursula von der Leyen che tiene in considerazione, riprende le conclusioni che avevamo avuto nell’ultimo Consiglio europeo, nelle quali si conferma un cambio di approccio della questione migratoria, la consapevolezza di un problema che va affrontato a livello europeo, di combattere traffici e i trafficanti anche per salvare vite umane e la cooperazione con i paesi africani”, ha detto durante il punto stampa congiunto con il primo ministro dei Paesi Bassi, Mark Rutte.

“Riteniamo, con questo siamo d’accordo con Rutte, che il prossimo Consiglio europeo debba fare passi in avanti concretamente sulla materia, in particolare sul tema della rotta del mediterraneo centrale e sulla cooperazione con i paesi africani”, ha aggiunto.

Di comune accordo con il primo ministro dei Paesi Bassi, inoltre, Meloni ha dichiarato: “Abbiamo parlato anche di uno dei temi più complicato del dossier europeo, quello delle migrazioni. Noi ne abbiamo discusso all’ultimo Consiglio europeo con Rutte in maniera pragmatica, e forse qualcuno è rimasto stupito nel vederci entrare a quel Consiglio con una visione comune sul fatto che l’Europa dovesse affrontare il dossier migratorio in maniera europea e dovesse farlo non in base alla contrapposizione tra movimenti primari e secondari, ma partendo dalla difesa dei suoi confini esterni e dei trafficanti. Un tema che, per quanto riguarda l’Italia e spero non solo l’Italia, diviene ancor più importante dopo la tragedia che si è consumata a Cutro, dove domani terremo una riunione del Cdm”.

Economia e guerra in Ucraina

Come spiegato dal presidente del Consiglio, il dialogo tra Italia e Paesi Bassi è fondamentale non solo sul tema dei migranti ma anche su questioni che riguardano ambiti come l’economia e la guerra in Ucraina. Tutti argomenti che saranno al centro del prossimo Consiglio europeo.

“L’Italia auspica risposte coraggiose che significa soprattutto flessibilità nell’utilizzo dei fondi esistenti per non creare disparità nel mercato unico nel momento in cui si sceglie di intervenire con l’allentamento delle regole sugli aiuti di Stato”, ha detto Meloni. “In Europa comincerà il dialogo sulle regole della governance nel quale si devono tenere in considerazione anche le scelte che stiamo facendo per aiutare le nostre imprese. Noi crediamo che le regole sulla nuova governance, e in particolare sul Patto di stabilità e crescita, devono tenere maggiormente in considerazione il tema di un equilibrio tra stabilità e crescita, che sono entrambi necessari”, ha ribadito.

Per quanto riguarda l’Ucraina, invece, il premier ha affermato: “Siamo due nazioni in prima fila nel sostegno all’Ucraina, per cui da questo punto di vista ci troviamo assolutamente dalla stessa parte e abbiamo discusso su come implementare e coordinare ancora meglio la nostra assistenza all’Ucraina che continuerà, sia a livello multilaterale che bilaterale, a 360°”.

Infine, durante la conferenza stampa congiunta con il primo ministro Rutte, Meloni ha concluso, osservando: “Intendiamo implementare la collaborazione nel settore dell’industria della Difesa, visto che i nostri rapporti sono stati, fin qui, forti e importanti. Abbiamo parlato anche di lotta alla criminalità organizzata e io sono molto orgogliosa che i Paesi Bassi considerino l’Italia un modello nella lotta alla mafia, ma quello della criminalità è un tema internazionale ed è necessario che la cooperazione avvenga a livello internazionale e anche su questo siamo pronti a collaborare”.