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Migranti, nuovo decreto del governo Meloni: cosa cambia

Governo Meloni a Cutro

A Cutro il governo Meloni ha approvato il nuovo decreto sulla gestione dei migranti. Scopriamo insieme cosa cambia.

A Cutro il governo Meloni ha approvato un nuovo decreto per la gestione dei migranti, dodici giorni dopo il naufragio che ha ucciso almeno 72 persone, a pochi metri dalle coste italiane.

Migranti, nuovo decreto del governo Meloni: cosa cambia

Il governo ha approvato un nuovo decreto che prevede alcune norme sull’immigrazioni, a distanza di dodici giorni dal naufragio che ha ucciso almeno 72 persone migranti davanti alle coste italiane. Il Consiglio dei ministri si è riunito a Cutro, sollevando numerose contestazioni da parte della popolazioni. Dopo la riunione del Cdm, in una conferenza stampa, la premier Giorgia Meloni ha presentato le misure del nuovo decreto. Il provvedimento più annunciato è una modifica del codice penale che introduce un nuovo reato, quello di morte o lesioni come conseguenza di delitti in materia di immigrazione clandestina. Si prevede che venga punito chi “promuove, dirige, organizza, finanzia o effettua il trasporto di stranieri nel territorio dello Stato” se nel corso del viaggio muoiono una o più persone, con pene che possono arrivare fino a 30 anni di carcere. Una norma che coinvolge sia gli scafisti sia i trafficanti. Giorgia Meloni ha annunciato una caccia “globale” agli scafisti.

Nel decreto ci sono diverse misure che riguardano la gestione delle persone migranti. Per quanto riguarda i centri è previsto il commissariamento nel caso in cui ci sia una gestione opaca dal punto di vista economico, contrattuale o dei diritti delle persone coinvolte. Sui centri di permanenza per il rimpatrio c’è il via libera alla costruzione di nuovi centri e dell’ampliamento di quelli esistenti. Per chi arriva in Italia è prevista una stretta sulla “protezione speciale“, che “era stata allargata a dismisura”, come ha precisato la premier, e per questo il governo vuole “abolirla e sostituirla con una misura di buonsenso che corrisponda alla normativa Ue di riferimento“.

Migranti, nuovo decreto del governo Meloni: i cambiamenti

Per quanto riguarda gli ingressi regolari in Italia è prevista una facilitazione per il rilascio del nulla osta al lavoro subordinato ed è potenziato il rinnovo dei permessi di soggiorno per lavoro a tempo indeterminato, autonomo o per il ricongiungimento familiare, con una durata che passa da due a tre anni. Il governo vuole procedere con un decreto flussi triennale. Al di fuori di questo decreto si prevede di consentire l’ingresso a chi “completa un corso di formazione professionale e civico-linguistica” nel proprio Paese prima di partire ed entro sei mesi presenta la domanda di visto di ingresso. Per quanto riguarda il caporalato nel settore agricolo, il decreto cambierà il ruolo dell’ispettorato per la garanzia della qualità della repressione delle forti e il contrasto alle agromafie, con un personale che avrà la qualifica di polizia giudiziaria. Sono stati eliminati tutti i riferimenti al soccorso marittimo. Una bozza riportava la proposta di affidare la sorveglianza dei mari alla Marina Militare, ma la premier ha dichiarato che la proposta è stata accantonata perché “il nostro sistema attuale funziona”.