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Migranti, Orban si schiera dalla parte di Matteo Salvini

Salvini Orban

Il primo ministro ungherese Orban soffia sul fuoco del caso Aquarius: è pronto a sostenere Salvini per espellere i migranti dall'Europa.

In data 12 giugno 2018 il primo ministro ungherese Viktor Orban rilascia da Budapest una lunga dichiarazione di supporto al Governo italiano in materia di gestione delle politiche sui migranti. Le sue affermazioni alimentano la polemica in corso tra Commissione Europea e il ministro dell’Interno italiano Matteo Salvini. Il sovranista ungherese non trattiene parole di dura critica nei confronti della possibilità di istituire le quote di ripartizione dei migranti tra gli Stati Membri dell’UE. Orban afferma poi riferendosi ai migranti: “Posso suggerire al nuovo premier italiano di espellerli. E, se prenderà tale decisione, sappia che può contare sull’amica Ungheria”.

Orban, “aiutare gli italiani a espellere gli immigrati”

In una lunga intervista per la radio pubblica nazionale ungherese Viktor Orban non ha risparmiato toni duri e decisi verso l’Europa e ha manifestato il suo sostegno alla politica adottata nei confronti del caso Aquarius dal vicepresidente del Consiglio e ministro dell’Interno Matteo Salvini. Orban ha parlato della corrente situazione come di “un grande momento che potrebbe davvero portare cambiamenti nella politica europea sulle migrazioni” e difendere le frontiere europee.

Se il nuovo governo italiano vuole, l’Ungheria guidata da me che sono stato il precursore della fermezza in nome dell’Europa cristiana è pronta a fornire a Roma il suo aiuto e la sua esperienza. Non certo per ripartire i migranti tra vari paesi membri dell’Unione europea. No, siamo pronti ad aiutare gli amici italiani a espellere i migranti.

Riferendosi al premier Giuseppe Conte, Orban aggiunge:

Posso suggerire al nuovo premier italianodi espellerli. E, se prenderà tale decisione, sappia che può contare sull’amica Ungheria, che è capacissima con la sua esperienza di offrire assistenza logistica e consigli agli amici italiani.

Viktor Orban fa poi orgogliosamente riferimento alle parole di Steve Bannon, responsabile della campagna elettorale di Donal Trump, affermando:

È bene che Bannon abbia detto che io e Salvini stiamo reinterpretando la democrazia europea. Certo, non dimentichiamo che l’Italia è un grande Paese di sessanta milioni di abitanti. E noi siamo appena dieci milioni. Ma, siamo un Paese, benché piccolo, fiero, coraggioso e deciso a difendere la propria identità, la propria sicurezza e la propria cultura

L’asse Orban-Salvini-Seehofer

Le dichiarazioni del primo ministro ungherese sono perfettamente in linea con le intenzioni che da sempre Matteo Salvini ha manifestato a proposito della politica migranti. Qualche ora prima dell’intervista di Orban infatti, Salvini pubblicava su Twitter la seguente dichiarazione:

Non siamo soli, c’è una responsabilità da condividere e sono contento che dopo anni di silenzio il governo abbia alzato la testa. Ora conto di andare in Libia entro la fine del mese, questa situazione va risolta direttamente nel continente africano.

Prima di tale affermazione aveva anche postato un articolo riguardante il nuovo asse Roma-Berlino formatosi tra lui e il ministro dell’Interno tedesco Horst Seehofer. Col ministro tedesco Matteo Salvini ha intrattenuto una “lunga e cordiale telefonata […] in cui si è registrata una piena sintonia in tema di politiche di sicurezza e immigrazione” e “sulla “presentazione di una proposta comune sulla protezione delle frontiere esterne” come riporta in una nota il Viminale. A tal proposito Matteo Salvini cinguetta:

Piena sintonia con il ministro dell’Interno tedesco, Horst #Seehofer, che mi ha invitato a Berlino dove andrò presto con piacere. Grazie all’Italia finalmente in Europa si cambia: per difendere i nostri cittadini bisogna tornare a proteggere le frontiere.

Le dichiarazioni di Seehofer e di Salvini potrebbero però causare problemi interni al Governo tedesco dal momento che la Cancelliera Angela Merkel non condivide le posizioni del suo ministro dell’Interno.

Ma il fuoco dello scompiglio per il caso Aquarius che sta divampando in Europa sembra essere continuamente alimentato. Viktor Orban è fortemente motivato a sostenere non solo Matteo Salvini, ma tutto il popolo italiano che con il suo voto ha espresso la volontà di un cambio di registro nella gestione della politica migratoria. “Io capisco che gli italiani abbiano detto con il libero voto di volersi liberare dall’ondata di migranti.[…] Capisco che vogliano liberarsi di loro, di quella gente che avrebbero fatto meglio a non far entrare.”