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Migranti, Oxfam denuncia: abusi da parte di agenti francesi

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Abusi, detenzioni e respingimenti illegali verso l'Italia da parte degli agenti francesi. Le vittime sono bambini. A denunciarlo è l'Oxfam

“Maltrattamenti ed espulsioni” illegali di bambini a confine con l’Italia. E’ questo quanto viene denunciato dall’Oxfam. Bambini migranti non accompagnati vittime di maltrattamenti da parte di guardie di frontiera francesi, vengono detenuti e rispediti dalla Francia attraverso il confine italiano a Ventimiglia. Gli agenti, inoltre, si servirebbero di metodi illegali. A denunciarlo è l’ong umanitaria Oxfam, che ha spiegato la drammatica situazione nel suo ultimo rapporto.

Abusi sui migranti

Il rapporto, intitolato “Nowhere but out” (“Da nessuna parte se non fuori”), descrive come la polizia francese di routine fermi i bambini non accompagnati e li rispedisce in Italia. “Li mette su treni diretti in Italia dopo averne alterato i documenti per farli apparire più grandi o facendo sembrare che vogliano tornare”, si legge incredibilmente in una nota.

Stando a quanto riferito dalla ong, “i bimbi raccontano di maltrattamenti fisici e verbali subiti, di detenzioni per la notte. Vengono chiusi in celle senza cibo né acqua né coperte e senza poter accedere a un guardiano ufficiale”. Poi si precisa: “Sono tutte cose contrarie alle leggi francesi e dell’Ue”. Il documento prosegue aggiungendo che “il sistema di accoglienza burocratizzato e sovraccaricato dell’Italia lascia rifugiati vulnerabili. Vivono invisibili, in condizioni di pericolo“.

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Il nuovo rapporto

Il nuovo rapporto, chiamato “Se questa è Europa”, è stato diffuso nella giornata di venerdì 15 giugno da Oxfam, diaconia Valdese e Asgi, che lavorano a Ventimiglia per prestare soccorso ai migranti bloccati in città. Nel documento si stima che “a un minore su quattro che cerca di ricongiungersi con familiari o conoscenti in Francia, Inghilterra, Svezia o Germania, viene troppo spesso negata protezione e il diritto di chiedere asilo previsto dalle norme europee”.

Poi la rivelazione sconcertante: “Questo intervento è ormai di prassi da parte della polizia francese. Questo comporta, prima ancora del respingimento in Italia, in violazione delle norme europee e francesi, il fermo dei minori, spesso la loro registrazione come maggiorenni, la falsificazione delle dichiarazioni sulla loro volontà di tornare indietro, la loro detenzione senza acqua, cibo o coperte, senza la possibilità di poter parlare con un tutore legale. “I ragazzi raccontano anche di essere stati vittime di riprovevoli abusi verbali o fisici“, si spiega nel rapporto. Tra questi, il taglio delle suole delle scarpe e il furto di carte Sim.

In molti vengono costretti a tornare fino a Ventimiglia. Camminano a piedi, lungo una strada priva di marciapiede, con qualunque condizione atmosferica. “Una giovanissima donna eritrea è stata costretta a farlo sotto il sole cocente. Portava in braccio il suo bambino nato da soli 40 giorni”, hanno raccontato dalla ong.