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Milan: si va verso la clamorosa cessione ad una cordata cinese

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Il quotidiano La Repubblica ha diffuso alcune indiscrezioni sul futuro del Milan, che potrebbe parlare la lingua cinese negli anni a venire. Secondo il quotidiano la società rossonera avrebbe avviato una trattativa, in fase ormai avanzata, con una cordata cinese molto vicina al governo locale, e sa...

Il quotidiano La Repubblica ha diffuso alcune indiscrezioni sul futuro del Milan, che potrebbe parlare la lingua cinese negli anni a venire. Secondo il quotidiano la società rossonera avrebbe avviato una trattativa, in fase ormai avanzata, con una cordata cinese molto vicina al governo locale, e sarebbe molto attratta dagli investimenti sul mondo del calcio. La cordata cinese avrebbe individuato nel Milan il fiore all’occhiello sul quale investire in modo massiccio, rimpinguando le casse asfittiche del club appartenente alla famiglia Berlusconi.

Una trattativa che rappresenterebbe davvero un toccasana per la società rossonera, che necessita di nuova liquidità per tornare tra i top club d’Europa, dopo anni di vacche magre e perdite economiche per 90 milioni di euro. . Ormai è certo che la cessione del Milan al broker thailandese Bee Taechaubol è sfumata in via definitiva, per questa ragione la società rossonera conta sull’offerta della cordata cinese per rilanciare le ambizioni del club.
Per andare in porto la cessione del club rossonero, la famiglia Berlusconi dovrà accontentarsi di una cifra inferiore rispetto a quella offerta originariamente da Mr. Bee. Secondo l’indiscrezione di Repubblica, la cordata cinese non sarebbe disposta a sborsare più di 630 milioni di euro per acquistare l’intero pacchetto azionario, e potrebbero offrire, in prima battuta, la metà della cifra per acquistare il 50%.

Silvio Berlusconi è stato sempre restìo a cedere il club in modo totale, dichiarandosi sempre disposto ad una cessione parziale delle quote, ma sempre mantenendo il pacchetto di maggioranza. Ma adesso dovrà fare i conti con le ambizioni della cordata cinese che sono quelle di volere acquistare l’intero pacchetto azionario in 24 mesi. Adesso spetterà proprio a Berlusconi l’ultima parola sulla cessione societaria e non si escludono sorprese nei prossimi giorni.