> > Milano, anonimo dona un rene: salvato un malato cronico

Milano, anonimo dona un rene: salvato un malato cronico

Radon

Un gesto di grande solidarietà: un anonimo ha donato un malato cronico. Si chiama donazione "samaritana": è il sesto caso in Italia

Nel capoluogo lombardo un donatore di rene ha salvato la vita a un malato cronico. Il trapianto è stato eseguito presso il Policlinico di Milano. L’uomo era affetto da una grave insufficienza renale. “Per me è una gioia, donerò a mia volta come gesto di gratitudine”, è stato questo il primo commento della moglie.

Donazione “samaritana”

Un uomo di quarant’anni, affetto da insufficienza renale cronica, è stato salvato da un donatore “samaritano”. Così come vengono chiamate le persone che scelgono di donare sotto l’anonimato. Il trapianto è stato eseguito nel cuore del capoluogo lombardo, presso il Policlinico. Nella giornata di martedì 29 maggio 2018, una Lamborghini della polizia ha consegnato il contenitore azzurro dove era conservato il rene. L’organo è stato consegnato a Mariano Ferraresso, direttore dell’Unità operativa Trapianti di rene dell’Irccs di via Sforza. E’ stato lui, insieme alla sua formatissima équipe, ad aver eseguito il trapianto. E’ il primo caso di donazione samaritana nel 2018, il sesto caso in Italia nell’arco degli ultimi tre anni.

Milano

“Il trapianto da donatore vivente, di cui la donazione samaritana è un caso particolare, rappresenta oggi una valida possibilità terapeutica all’insufficienza renale cronica”, ha spiegato lo specialista. Diversi studi scientifici, infatti, dimostrerebbero una migliore sopravvivenza del rene trapiantato da donatore vivente rispetto a quello proveniente da un donatore cadavere.

Il medico ha aggiunto che utilizzando il rene da un uomo o una donna ancora in vita aumenterebbero le possibilità di ridurre o addirittura evitare la dialisi, “che influenza in maniera negativa sia la sopravvivenza dei pazienti sia la durata dei reni trapiantati”, ha precisato Ferraresso.

Trapianto da donatore vivente

Nonostante siano numerosi i centri autorizzati a questo intervento, “in Italia il trapianto da donatore vivente rappresenta oggi meno del 10% dei trapianti eseguiti ogni anno”, ha commentato il direttore. Fortunatamente però, Ferraresso ha precisato che di recente qualcosa sembra essersi mosso. Il merito è del Centro nazionale trapianti, del Nord Italia Transplant Program e della Regione Lombardia, “che hanno messo la donazione da vivente tra le loro priorità”, si è complimentato.

La prima donazione di rene samaritana in Italia è avvenuta 3 anni fa, nell’aprile 2015. Ne sono seguite un’altra nel luglio 2016 e 3 nel 2017. Quella di oggi è la prima donazione di questo tipo del 2018. E’ il terzo caso che viene eseguito presso il Policlinico meneghino. Delle sei donazioni samaritane registrati finora nel nostro Paese, la metà è merito dell’impegno dell’eqipé milanese. La moglie del malato ha commentato: “Per me è una gioia immensa, donerò a mia volta come gesto di gratitudine“. La donna non era compatibile con il marito e non poteva donare il suo rene a lui.