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Milano, ucciso per strangolamento: cadavere di 69 enne trovato nel suo appartamento

Milano

Guido Begatti,di 69 anni è stato trovato senza vita nel suo appartamento in corso XXII Marzo a Milano. Immediatamente sono iniziate le indagini per cercare il figlio. Dopo le prime analisi del corpo in avanzato stato di decomposizione, pare che l'anziano sia stato ucciso per strangolamento. Il cada...

Guido Begatti,di 69 anni è stato trovato senza vita nel suo appartamento in corso XXII Marzo a Milano. Immediatamente sono iniziate le indagini per cercare il figlio. Dopo le prime analisi del corpo in avanzato stato di decomposizione, pare che l’anziano sia stato ucciso per strangolamento. Il cadavere si trovava in una stanza che era stata sigillata con il silicone. In seguito alla mancata risposta, il veterinario incaricato di occuparsi del bassotto del 69 enne comincia a preoccuparsi. Dopo minuti interminabili al citofono il professionista ha chiamato le forze dell’ordine e gli agenti hanno fatto la macabra scoperta.

Milano, primi sospetti

Nell’appartamento del 69 enne sono arrivati gli agenti della squadra mobile, della Scientifica, il medico legale e il pm di turno. Vengono tratte le prime conclusioni riguardo alla scoperta sul corpo della vittima di chiari segni di violenza. I sospetti vanno tutti sul figlio adottivo, un uomo di circa 30 anni di origini sudamericane, arrivato in casa dell’uomo quand’era un bambino. Guido Begatti era in pensione e vedovo da alcuni anni. Una volta aperta la stanza sigillata con il silicone, il corpo era ricoperto di cemento. Al momento non si hanno ancora certezze sulle cause della morte. Sono aperte le indagini per un nuovo giallo a Milano sconvolgente.

Lettera al veterinario

Il motivo che ha spinto il veterinario a recarsi presso l’abitazione di Guido Begatti in corso XXII Marzo a Milano, è stato una lettera ricevuta da un mittente anonimo, in cui gli veniva chiesto di prendersi cura del cane del proprietario dell’appartamento, un bassotto. Tale lettera pone sempre più riflettori verso la figura del figlio adottivo, che conosceva senz’altro la vittima e il suo fedele compagno a quattro zampe, trovato poi nell’appartamento. Gli agenti della squadra mobile che stanno indagando sul caso non hanno dubbi sul fatto che si tratti di un omicidio violento.

Probabile omicidio famigliare

Tra i fenomeni di crescente allarme sociale, quello degli omicidi in ambiente domestico riveste un ruolo primario in Italia. Osservando i dati EU.R.E.S. risulta evidente che il dramma degli omicidi famigliari sia un fenomeno di larga scala: i delitti tra le mura domestiche e all’interno dello stesso nucleo familiare sono infatti al primo posto con il 31,7% del totale nazionale. Molto consistente si conferma il numero di vittime in famiglia di persone ultrasessantenni, per questioni di eredità o legate a vicissitudini costanti tra genitori e figli. Nel caso di Guido Begatti, il figlio è adottivo, un motivo che potrebbe aggiungersi sia alla questione di eredità che a quella di un probabile rapporto maturato nel tempo con diverse problematiche. Studi sulla società e sugli aspetti psico-fisici del cittadino della “Rivisa” di Formazione Psichiatrica e Scienze Umane, affermano che sia necessario guardare a questi avvenimenti inseriti in un contesto più ampio, quello del sociale, rispetto a un’analisi prettamente psichiatrica del fenomeno che non risulterebbe del tutto completa. “È chiaro che esistono delle patologie legate a scompensi psichiatrici, ma questa non deve essere l’unica prospettiva da cui analizzare tali fatti delittuosi poiché, spesso, la genesi che determina l’atto finale è una comunione di tutti gli input che provengono dalla vita quotidiana”.