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Milano: inchiesta su vigili, sentiti i primi testimoni (2)

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(Adnkronos) - Stamane, proprio in procura, c'è stata una prima riunione tra l'aggiunto Tiziana Siciliano e il comandante della polizia locale di Milano Marco Ciacci per fare un punto sulle indagini sull'episodio. Ieri mattina, mercoledì 24 maggio, è stato proprio ...

(Adnkronos) – Stamane, proprio in procura, c'è stata una prima riunione tra l'aggiunto Tiziana Siciliano e il comandante della polizia locale di Milano Marco Ciacci per fare un punto sulle indagini sull'episodio. Ieri mattina, mercoledì 24 maggio, è stato proprio un vigile a chiedere l'intervento dei colleghi in via Giacosa perché una persona, poi identificata in una donna transessuale di origini brasiliana, stava dando in escandescenze: avrebbe iniziato a urlare e forse a denudarsi, oltre a minacciare alcuni presenti.

Anche un genitore, che accompagnava il figlio nella scuola distante circa 500 metri, avrebbe chiamato le forze dell'ordine (ci sono verifiche in corso), ma le urla e gli insulti sono confermati da alcuni testimoni, tra i primi ascoltati in giornata. E quanto realmente accaduto, intorno alle 8 di ieri, potrebbe essere ricostruito anche dalle telecamere presenti in zona. Ciò che resta più complicato da chiarire è quanto successo dopo, ossia cosa avrebbe fatto la 41enne una volta nell'auto della polizia locale, macchina con cella di contenimento, dove la donna transgender – con qualche piccolo precedenti e più volte controllata – avrebbe iniziato a dare testate, a fingere un malore, quindi a riuscire ad aggredire e a scappare dagli agenti. Una ricostruzione – quella fino alla fuga in zona Bocconi – contenuta nella relazione di servizio, ora sul tavolo della procura.

Tre complessivamente le relazioni finora compilata, quella delle due pattuglie presenti in via Sarfatti, e quella del vigile intervenuto al parco Trotter. La parte finale dell'intervento viene restituito da due video amatoriali – di due studenti universitari, secondo i primi accertamenti da approfondire – ma la procura sta acquisendo anche le immagini delle telecamere presenti in strada. Fotogrammi che insieme al racconto della vittima – ancora da rintracciare e ascoltare – potrà restituire altri dettagli a quanto messo nero su bianco dai quattro agenti, anche loro non ancora sentiti dalla procura.