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Milano, nonno pusher spaccia dal balcone: arrestato

Milano, nonno pusher spaccia dal balcone: arrestato

Nella periferia di Milano è finito in manette un'80enne. Il nonno spacciava cocaina dal balcone di casa, nascondendo le dosi di droga nelle bolle di sapone del nipote.

All’apparenza era un tranquillo nonno, che trascorreva gran parte delle sue giornate sul balcone di casa, osservando ciò che accadeva nel quartiere per ammazzare il tempo. L’anziano di 80 anni arrestato dai carabinieri della Compagnia di Corsico, però, se ne stava affacciato lì con intenzioni ben diverse. L’uomo, infatti, per arrotondare la pensione spacciava cocaina. Adesso per lui l’accusa è quella di detenzione di stupefacenti ai fini di spaccio.

Strane attività sotto il balcone dell’80enne

L’anziano pensava di passare del tutto inosservato, ma i vicini hanno iniziato a insospettirsi. Così si sono rivolti ai carabinieri. I militari del nucleo radiomobile nel corso di alcuni pattugliamenti hanno confermato l’esistenza di strane attività in zona. Sotto il balcone dell’80enne, che vive al primo piano di una palazzina in un quartiere periferico, infatti, c’era un gran via vai di persone, che si avvicinavano e poi si allontanavano rapidamente. I carabinieri hanno potuto appurare che non si trattava di semplici conoscenti del pensionato. E quando, nella giornata di venerdì 7 aprile, è scattata la perquisizione in casa del nonno-pusher, hanno rinvenuto 15 grammi di cocaina.

L’astuzia del nonno-pusher per occultare le dosi di droga

Per evitare che fosse scoperta, l’uomo aveva escogitato un modo ingegnoso per nascondere la cocaina. Una parte della droga era stata occultata all’interno di una confezione di aspirina e le dosi rimanenti erano state inserite nell’astuccio vuoto delle bolle di sapone del nipotino. L’uomo, che è incensurato, è stato arrestato a piede libero. Nei suoi confronti il tribunale ha disposto l’obbligo di firma.

La difesa dell’anziano: “Non mi basta la pensione”

Sembra che l’80enne al momento del fermo si sia giustificato con i carabinieri, spiegando che la sua misera pensione – da 500 euro – non era sufficiente per vivere. Lo spaccio di stupefacenti, per l’uomo che nel vicinato è sempre stato considerato un padre e un nonno esemplare, sarebbe stata solo un’attività di sopravvivenza, dettata dalla disperazione di non riuscire ad arrivare alla fine del mese.