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Milano, Turismo Lgbt: "Pronti a ospitare convention 2020"

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Milano presenta la sua candidatura per la 37esima Convention Lgbt che si terrà tra tre anni circa. Il sindaco Sala dichiara: "L'evento potrà portare 30mila persone".

Milano candidata ad ospitare Convention Lgbt

La città di Milano presenta la candidatura per la Convention Lgbt che si svolgerà nel 2020: centinaia di imprese turistiche e istituzioni pubbliche internazionali provenienti da oltre 80 Paesi nel mondo per il business dei viaggi LGBT.

Il capoluogo lombardo, grazie a una collaborazione tra il Comune di Milano e l’Associazione italiana del Turismo Gay and Lesbian (AITGL), con il supporto del consolato Usa, è stato, infatti, candidato dall’Agenzia nazionale del Turismo (Enit) ad ospitare nel 2020 la 37esima convention organizzata dall’International Gay and Lesbian travel association (IGLTA). Si tratta di un’associazione di imprese e istituzioni turistiche nata nel 1984 a Fort Lauderdale (USA), che conta ad oggi oltre 3mila associati ed è l’unica a rappresentare il Turismo LGBT all’interno della World Tourism Organization (UNWTO).

Una nota del Comune dichiara: “Milano intende, dunque, presentarsi come esempio di città modello dell’inclusione anche in campo turistico, aprendo a nuove opportunità di business per il tessuto imprenditoriale locale proprio attraverso l’apertura al mondo e alle esigenze emergenti”.

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Dichiarazione del sindaco Giuseppe Sala

Il sindaco di Milano Giuseppe Sala ha dichiarato: “Un evento del genere può portare 30mila persone a Milano: qualcuno sta seduto e commenta e fa tweet, qualcun altro lavora e io voglio sempre stare dalla parte di chi lavora”. Questa è la risposta del primo cittadino milanese a chi lo ha accusato di coccolare più i gay che le famiglie, per la decisione di candidare la città ad ospitare la convention mondiale della comunità LGBT nel 2020.

“Io coccolo Milano – ha poi precisato Giuseppe Sala– ma è anche un messaggio di coerenza. La decisione avverrà a novembre in contemporanea di quella per l’Ema e sarebbe bello fare una doppietta”.

Cos’è la Convention

L’International Gay and Lesbian travel association organizza ogni anno una convention in uno dei Paesi membri, come momento di networking per le realtà turistiche e di incontro tra fornitori e buyers. Secondo un’analisi di Sonders & Beach e Eurisko, il viaggiatore LGBT è un big spender e un opinion leader, ed p capace di lancèare nuove tendenze. Dunque è un turista con reddito superiore rispetto alla media, con formazione scolastica universitaria (39% contro il 13% della media italiana) e che per circa il 29% ricopre posizioni lavorative manageriali.

I viaggiatori LGBT, per affari o per piacere, effettuano in media quattro viaggi l’anno. L’Italia si colloca tra i primi posti come meta desiderata, ma poi scende al quinto tra le mete effettivamente selezionate. Questo perché viene considerata poco gay friendly, e con meno servizi dedicati rispetto ad altre destinazioni europee.

Il turismo Lgbt

Il turismo Lgbt è comunque divenuto un segmento economico importante e degno di interesse. Da una ricerca svolta dall’Università Bocconi, “Il turismo LGBT in Europa: un’analisi dei portali di promozione turistica dei 28 paesi dell’Unione Europea”, in collaborazione con Sonders & Beach (Tour operator Italo-americano), è emerso che il 37 % dei turisti interessati ritengono il nostro un Paese gay-friendly. Nel 2017 la comunità Lgbt italiana ha scelto il nostro Paese per le sue vacanze, il 51% per l’esattezza (il 46% fra gli uomini e il 56% fra le donne).

L’organizzazione dei ventiquattro Pride è stato sicuramente il valore aggiunto per favorire l’incremento del turismo nelle città ospitanti, merito soprattutto di una serie di eventi, inseriti nei programmi delle cosiddette Pride Week, che richiamano sempre l’interesse e la curiosità dei vacanzieri. le mete più gettonate del divertimento gayfriendly sono Milano e Roma tra le città, e Torre del Lago, Riccione, Gallipoli e Taormina tra le località di vacanza. Cresce inoltre la richiesta da parte dei viaggiatori per vacanze sportive, come i bike tour in regioni come le Marche o la Puglia, o vacanze relax nelle isole minori quali Lampedusa, e i tour culturali come quelli ai templi greci della Sicilia. Un altro segmento in grande crescita grazie alla nuova legislazione è il gay wedding e non solo nelle mete più note come le spiagge della Versilia e della Sardegna.