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Milano, uomo sbatte il figlioletto di 5 mesi contro il muro

Intervento dei carabinieri a Milano

A San Giuliano Milanese (Milano), un cittadino marocchino di 43 anni scaraventa contro un muro il figlio di 5 mesi, fratturandogli il cranio: fermato.

Terribile episodio di violenza domestica a San Giuliano Milanese, in provincia di Milano. Nella notte tra venerdì 1 e sabato 2 dicembre un uomo ha preso il figlioletto di 5 mesi per il collo e l’ha scaraventato contro un muro di casa, facendo riportare al piccolo la frattura del cranio. Il responsabile del gesto, che a quanto pare era ubriaco, è un cittadino marocchino, che prima di avventarsi sul bambino, ha preso a calci e pugni la moglie e una cugina di lei, che era presente in quel momento. I tre avevano avuto un diverbio.

I dettagli

L'intervento dei carabinieri.

L’uomo, 43 anni, residente regolarmente in Italia ma con precedenti e nullafacente, ha cercato di fuggire, nascondendosi non lontano, ma è stato fermato poco dopo dai carabinieri, allertati da un vicino che aveva sentito un tremendo trambusto provenire dall’appartamento. Ora è in carcere con le accuse di tentato omicidio, resistenza a pubblico ufficiale – poiché al loro arrivo, ha aggredito gli agenti a calci e pugni – e per maltrattamenti in famiglia. Prima di scagliarsi contro il bambino, ha anche picchiato la moglie, una connazionale di 42 anni con cui è sposato da dieci e ha un altro figlio di 6, e una cugina della donna, che si trovava con loro in quel momento.

La moglie, a cui il marito aggressore aveva anche inferto un taglio al piede, è stata portata in ospedale per accertamenti e poi dimessa con una prognosi di due settimane, la cugina è meno grave, mentre il piccolo si trova ricoverato all’ospedale di Vizzolo Predabissi, sempre in provincia di Milano, in gravi condizioni con la frattura della teca cranica: la prognosi è riservata, ma i medici rassicurano dichiarandolo non in pericolo di vita. Nei confronti dell’uomo è stato convalidato il fermo ed ora è rinchiuso nel carcere di Lodi.

Il precedente

Auto polizia

Solo il mese scorso a Milano si è verificato un altro episodio di maltattamenti in famiglia, che hanno coinvolto anche in questo caso un famiglia marocchina. Un uomo di 36 anni è evaso dai domiciliari a San Giuliano Milanese, dove si trovava da fine agosto dopo una condanna ad un anno di reclusione per violenza domestica, e si è recato a casa della moglie, coetanea anche lei originaria del Marocco, perchè voleva portare via il figlio di 8 mesi che aveva avuto dalla donna. Ha minacciato quest’ultima con un coltello che si era portato dietro e l’ha picchiata. Una vicina di casa della vittima, sentendo le sue urla provenire dall’appartamento, ha chiamato i carabinieri, che hanno arrestato l’uomo con le accuse di evasione dai domiciliari, minacce gravi e sequestro di persona.

La donna è stata portata in ospedale per essere medicata, ma ha rifiutato le cure. Non era ferita gravemente, ma la vicina ha testimoniato che già altre volte la 36enne marocchina era stata minacciata altre volte dal marito.

Qualche dato sulla violenza sulle donne in Italia

No alla violenza sulle donne

Rimangono sempre numerosi i casi di violenza sulle donne nel nostro Paese: violenze consumate tra le mura domestiche. Spesso il motivo è la volontà delle vittime di separarsi e i mariti usano i figli come arma di ricatto. Numerosissimi sono anche i casi di stalking: secondo l’Istat sono 3 milioni e 466mila in Italia le donne che l’hanno subito da qualcuno nel corso della loro vita.