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Militante di Forza Nuova legato e picchiato in strada

Militante Forza Nuova

Massimo Ursino, militante di Forza Nuova è stato legato e pestato da alcune persone in Via Dante a Palermo.

Massimo Ursino è un Militante Forza Nuova e ricopre il ruolo di responsabile di FN per la provincia di Palermo. Martedì sera, mentre transitava per via Dante a Palermo, alcune persone (dieci secondo il racconto dei testimoni) lo avrebbero circondato. Erano tutti vestiti di nero, con le sciarpe a coprirgli il volto. Questi figuri hanno preso il militante Forza Nuova e, dopo averlo legato mani e piedi, lo hanno violentemente pestato. Il tutto è successo in una delle vie centrali del Capoluogo siciliano, attorno alle ore 19. A quell’ora i negozi erano ancora aperti e le strade piene di passanti.

Secondo alcune testimonianze, tra i picchiatori c’era anche una ragazza, intenta a riprendere la vile impresa col cellulare. Ursino poi è stato soccorso e trasportato all’ospedale Civico di Palermo. Aveva il volto tumefatto e una ferita alla testa sanguinante. L’episodio è indice del clima bollente ed esasperato di queste ultime settimane di campagna elettorale. Sicuramente l’evento si configura come una ideale risposta ai recenti fatti di Enna e di Macerata. Come qualsivoglia atto di violenza, l’episodio è solo da condannare.

Militante Forza Nuova

Massimo Ursino è il titolare di uno studio di tatuaggi di Palermo. Quel Martedì, prima del pestaggio aveva diffuso un comunicato in risposta al Forum Antirazzista di Palermo. Quello stesso giorno aveva poi inviato una lettera alle autorità cittadine per chiedere l’autorizzazione per il comizio elettorale di Roberto Fiore, in programma per sabato prossimo a Palermo.

Il comunicato diramato dal Militante di FN, si legge del clima di intimidazione che si respira durante queste elezioni. Intimidazione esercitata da parte di persone legate alle sinistre istituzionali e ad associazioni affini contro chi la pensa e vede le cose diversamente. Il comunicato fa poi riferimento a un episodio intimidatorio particolarmente inquietante avvenuto lunedì sera sotto casa di uno dei candidati di FN, dove una decine di persone armate stazionavano sotto la casa del candidato stesso. Inquieta e preoccupa questo clima che richiama agli scontri degli anni ’70 e ’80. Ursino però precisa che se è questo che si vuole FN non si tirerà certo indietro. Siamo dell’avviso però che nessuno, si spera, desidera tornare a quel periodo storico particolarmente turbolento.

Perquisizioni e fermi

Nel frattempo la Polizia di Stato sta effettuando alcuni di controlli e perquisizioni nel giro dei centri sociali di Palermo. I controlli sono diretti contro alcuni soggetti implicati nella vicenda. I controlli sono stati avviati la notte stessa del pestaggio di Ursino. Al momento pare vi siano alcune persone in stato di fermo e in attesa di essere sentite.

Roberto Fiore

Infuocate le parole del leader di FN che non risparmia aspre critiche per la campagna d’odio riservata al suo partito e ai suoi candidati. Critica le colonne dell’Espresso e i membri del partito di Grasso, Liberi e Uguali. Richiama adesso l’attenzione sull’odio “comunista” verso i forzanovisti. Odio che ha portato questi antifascisti ad affrontare e pestare uno solo in dieci. Fiore fa appello poi a tutti i militanti di FN e ai suoi alleati per fare fronte contro la violenza “comunista” che tenta di soffocare la voce di Forza Nuova. Una mobilitazione generale e solidale verso il pestaggio di Massimo Ursino, dirigente provinciale FN di Palermo. A conclusione del suo Intervento, Roberto Fiore, Leader di FN, ha promesso che sabato terrà a Palermo il suo comizio.