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Militare italiano arrestato, colleghi: "Figlia malata, aveva bisogno di denaro"

Militare italiano arrestato colleghi

Un uomo insospettabile, preciso e bisognoso di denaro per le cure della figlia malata: così i colleghi descrivono il militare arrestato per spionaggio.

I colleghi di Walter Biot, militare italiano arrestato per spionaggio, hanno raccontato al Corriere della Sera che “i russi devono aver lavorato molto bene sulla sua debolezza e sui suoi problemi personali”: tra questi la malattia della figlia, bisognosa di cure continue e costose per cui fruiva anche della Legge 104.

Militare italiano arrestato: parlano i colleghi

Pur ribadendo che “quello che ha fatto rimane un atto gravissimo per la sicurezza del paese e della Nato”, negli ambienti militari si ammette la sua situazione economica instabile e il suo bisogno di denaro. Sposato, con quattro figli e una casa fuori Roma, per tutti Walter era l’amico di cui non si dubita né sospetta nulla: scherzoso, appassionato, con gli occhi che parlavano da soli.

Una volta giunto allo Stato maggiore della Difesa, il militare si è inizialmente occupato di rassegna stampa: “Me lo ricordo previso, riservato, quasi enigmatico”. Poi è passato alla Politica militare, un settore assai delicato dove si concorre a tradurre in direttive tecnico-militari le scelte in ambito di sicurezza e difesa nazionale.

In seguito e fino all’arresto ha invece lavorato nell’ambito delle relazioni internazionali e delle consulenze nelle trattative militari tra i vari paesi. I colleghi, disorientati a pensarlo mentre fotografa di nascosto i segreti italiani ai russi in cambio di 5 mila euro, hanno concluso affermando che “la sua storia insegna che il nostro sistema ha i giusti anticorpi contro lo spionaggio”.