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Minacce a Matteo Bassetti, condannati tre no vax: dovranno pagare multe salate

Matteo Bassetti

La controffensiva dell'avvocatessa Rachele De Stefanis dà i suoi frutti, minacce a Matteo Bassetti, condannati tre no vax: dovranno pagare multe salate

Minacce a Matteo Bassetti, arrivano i primi esiti giudiziari e sono stati condannati tre no vax: dovranno pagare multe salate. Decreto penale per uno di essi che lo inseguì e due suoi “compari social” sanzionati in denaro. Nel primo caso è stato condannato con decreto penale emesso dal Gup senza dibattimento a una multa di 750 euro un no vax di 46 anni che ad agosto 2021 aveva “inseguito fin sotto la sua abitazione e minacciato l’infettivologo dell’Ospedale San Martino di Genova”.  Per lui era scattata la denuncia per minacce della polizia

Minacce a Matteo Bassetti, condannati no vax

L’imputato aveva incontrato Bassetti in strada e lo aveva iniziato a inseguire riprendendolo col telefonino e urlandogli: “Ci ucciderete tutti con questi vaccini e ve la faremo pagare”. Fanpage poi spiega che “altri due no vax sono stati condannati, invece, a tre mila euro e a 1.200 euro per le minacce sempre rivolte a Bassetti via social o sul telefono”. Nel mese di luglio il Gup aveva invece rinviato a giudizio uno spezzino che da settembre a dicembre del 2021  aveva mandato messaggi su WhatsApp e video a Bassetti. “Giù le mani dai bambini. Sempre se tenete alla vostra vita… Siamo pronti a tutto, occhio” oppure “Ti aspetto”. 

La controffensiva dell’avvocatessa De Stefanis

A suo tempo l’infettivologo allertò il suo legale, Rachele De Stafanis, e spiegò:  “Con il mio legale abbiamo denunciato ogni singola minaccia e frase diffamatoria che, in questi due anni e mezzo, sono state pubblicate sulle mie pagine social, inviate via mail o, addirittura, urlate personalmente sotto casa o in altri luoghi pubblici e no. Per alcuni sono stati formulati i capi di imputazione e notificati i rinvii a giudizio, altri sono stati già condannati con decreti penali ormai definitivi. I leoni da tastiera sono diventati agnellini”. Il medico è stato anche prosciolto da un’accusa marginale di “procurato allarme”.