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Mini tsunami si abbatte su Maiorca e Minorca: nessun ferito

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Un meteotsunami si è abbattuto sulle coste di Maiorca e Minorca, le popolari isole delle Baleari meta di tanti turisti. Alla deriva alcune barche.

Tanta paura, nessun ferito e qualche danno a Maiorca e Minorca. Nella prima mattinata di martedì 17 luglio 2018 infatti alcune spiagge delle due isole delle Baleari spagnole sono state colpite da un mini tsunami. A finire sotto l’acqua dell’onda anomala alta circa un metro e mezzo soprattutto le coste di Ciutadella, città portuale sulla costa occidentale di Minorca, e di Andratx, comune di Maiorca. Il fenomeno è conosciuto come meteotsunami (marrobbio in italiano) e non è facilmente prevedibile. Di conseguenza è difficile avvertire la popolazione del potenziale arrivo dell’onda. “Non avevo mai visto una cosa” raccontano i turisti.

L’arrivo improvviso del mini tsunami

Vacanze bagnate in alcuni villaggi di Maiorca e Minorca. Un mini tsunami, infatti, ha colpito martedì 17 luglio alcune spiagge delle due isole delle Baleari spagnole. Un’onda di circa un metro e mezzo si è abbattuta in particolare su Ciutadella, città portuale sulla costa occidentale di Minorca. L’onda anomala è conosciuta come meteotsunami (rissaga in spagnolo catalano e marrobbio in italiano). Si tratta di una improvvisa e imprevedibile variazione del livello del mare, causata da disturbi della pressione atmosferica oppure da eventi meteorologici come i temporali.

Il mini tsunami ha colpito anche alcune località di villeggiatura a Maiorca, con bar e terrazze completamente allagate soprattutto lungo la costa di Andratx. Sui social postati diversi video che immortalano le persone che cercano di mettersi in salvo ma soprattutto che tentanto di recuperare le barche. La forte corrente e la successiva risacca, infatti, ha spezzato diverse corde di ormeggio e le imbarcazioni stavano andando alla deriva.

Il meteotsunami non sembra però per fortuna aver provocato feriti. L’onda anomala infatti si è abbattuta sulle spiagge delle due isole attorno alle ore 7 di questa mattina, molto prima quindi dell’orario in cui residenti e turisti di Maiorca e Minorca si riversano in mare. “Non avevo mai visto una cosa come quella nella baia di Alcúdia (Maiorca, ndr). L’acqua ha improvvisamente perso un metro ed è tornata ad allagare il lungomare”, ha raccontato un testimone ai media locali.

Meteotsunami

Ad oggi non è ancora possibile identificare l’arrivo di un meteotsunami, perché possono essere facilmente confusi con una tempesta di vento o con una sessa, il classico movimento periodico delle acque all’interno di un bacino chiuso o semichiuso. Secondo la National Oceanic and Atmospheric Administration (NOAA) degli Stati Uniti, infatti, questa caratteristica rende difficile prevedere un meteotsunami e di conseguenza avvertire la popolazione del potenziale arrivo dell’onda anomala.

Anche in Italia non sono rari i mini tsunami, soprattutto lungo le coste di Lampedusa e di Trapani. Nei pressi del fiume Mazaro il marrobbio anzi si verifica praticamente almeno una volta l’anno. Qui l’onda anomala è di norma originata da forti venti trasversali, che si abbattono sul Canale di Sicilia determinando un innalzamento del livello del mare lungo la riva siciliana e un contemporaneo abbassamento sulla riva tunisina.

I meteotsunami si verificano in prossimità di coste con un alto fattore Q, determinato da una particolare morfologia della costa. Di norma i fondali marini hanno la caratteristica di inabbisarsi bruscamente mentre i litorali sono baie lunghe e strette.