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Il Ministero prescrive un censimento per i ponti a rischio

manutenzione ponti

Il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti ha prescritto un censimento sullo stato di salute di ponti, viadotti e cavalcavia di tutta Italia.

Viste le catastrofiche conseguenze della mancata manutenzione del Ponte Morandi, il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti ha prescritto che, entro l’1 settembre, venga effettuata da parte delle Province un’opera di censimento sullo stato di conservazione su ponti, viadotti, cavalcavia e opere viarie di uso pubblico. L’opera di censimento non dovrà essere sterile: infatti dovranno anche essere previste le azioni di manutenzione necessarie e il costo che comporterebbero. Evitare il crollo del Ponte Morandi non è più possibile, ma prevenire altri disastri simili, agendo per tempo, lo è.

Mappatura delle strutture a rischio crollo

Come riportato da la Nuova Ferrara, il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti ha inviato una lettera ai presidenti degli Enti territoriali per sollecitare le Province a effettuare un censimento sulle strutture che potrebbero mettere a rischio la sicurezza pubblica, affermando che è “improcrastinabile avviare un’azione di verifica e di monitoraggio sullo stato di conservazione e manutenzione delle opere, viarie e non, che abbiano un diretto e significativo riflesso sulla sicurezza e sulla salvaguardia della vita dei cittadini“.

Il censimento e il resoconto degli interventi di manutenzione necessaria devono essere effettuate in tempi stretti: “per le opere di competenza, sia stradali che ferroviarie, che idrauliche” le Province dovranno comunicare entro sabato 1 settembre quelli che ritengono essere “i principali interventi ritenuti necessari, classificati in ordine di priorità sulla base di una valutazione di rischio e corredati da una scheda tecnica nella quale siano evidenziati sia gli elementi tecnici che le presumibili provviste economiche necessarie“. Il Ministero ha prescritto inoltre che venga comunicato se ci sono opere di manutenzione già inserite nel programma triennale delle Province (specificando ovviamente costi e tempistiche stimati).

Censimento, manutenzione e sicurezza

Questo significa che ci sono circa due settimane di tempo per le Province per trovare periti, ingegneri e tecnici per effettuare tutti i test, le verifiche e i resoconti richiesti dal Ministero. Quella di monitoraggio è, in realtà, una procedura già prescritta dalle normative vigenti; la precarietà di alcune strutture, emersa in questi giorni a seguito del crollo del Ponte Morandi, ha però messo in allarme il Ministero, che sta agendo per evitare il ripetersi di dinamiche analoghe. Per quanto sia tragico quanto accaduto a Genova, sembra che il Ministero stia cercando di fare tesoro della crudele lezione impartita dal Ponte Morandi.

In alcune Province, fortunatamente, il monitoraggio delle strutture di viabilità di uso pubblico è attivo da tempo. È il caso della Provincia di Ferrara che, come riporta Alessandra Mura su la Nuova Ferrara, ha avviato un’indagine sullo stato di conservazione di ponti, viadotti e cavalcavia ormai un anno fa. La Provincia di Ferrara, inoltre, è riuscita a stanziare dei fondi per la manutenzione di alcune opere considerate particolarmente a rischio: 320mila euro per il ponte Marighella a Gradizza, 300mila euro per il cavalcavia della Superstrada a Gualdo.