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Miriam Rizzo, passioni, film e videoclip: la carriera della regista

Miriam Rizzo regista

Nell’intervista esclusiva Miriam Rizzo racconta la passione per la regia, i progetti e la bellezza di girare videoclip con Nino D’Angelo e non solo.

Miriam Rizzo è una regista raffinata e attenta, affascinata dalla bellezza a 360 gradi. Grinta e determinazione le hanno permesso di affrontare anche gli ostacoli che hanno tappezzato qua e là il suo percorso e la passione profonda, maturata quando era giovanissima ed esplosa durante gli studi, le ha permesso di coronare il suo sogno, facendo diventare un interesse speciale il mestiere di una vita e ottenendo così grandi soddisfazioni. Dopo il lungo periodo di blocco causato dall’emergenza coronavirus, e le molte polemiche da parte del mondo della musica e dello spettacolo, anche il grande schermo torna a incantare il pubblico. I cinema riaprono i battenti al grande pubblico e prosegue il duro lavoro dietro le quinte. Lo sa bene Miriam Rizzo, che non è solo regista: lei è un’artista a tutto tondo. Lo ha raccontato nell’intervista esclusiva, confidando i traguardi raggiunti nella sua carriera, descrivendo la passione che la lega al cinema e offrendo consigli per i più giovani.

Miriam ha scritto e diretto i nuovi videoclip di Nino D’Angelo, “Il compleanno”, e di Sergio Cammariere, “La rotta degli alisei”. La fotografia di entrambi i videoclip porta la firma del direttore della fotografia, Daniele Ciprì. Lei è una regista innovativa al servizio del cinema e della musica. Laureata in scenografia, con specializzazione in storia del cinema e dello spettacolo, Miriam dichiara:Il cinema è il mio amore più grande, amo i film muti, Chaplin in modo particolare, sono innamoratissima di lui e prendo ispirazione sempre, con cautela e rispetto ovviamente, perché lo trovo irraggiungibile. Ho avuto tante soddisfazioni lavorative. La persona che più mi ha lasciato è stata Marco Bellocchio, con il quale ho avuto il privilegio di lavorare a Bobbio, presso il suo meraviglioso corso “fare cinema” nel 2009”.

Miriam Rizzo, regista e artista: un connubio perfetto

“A 20 anni ho iniziato un corso di cinema all’accademia. Ho iniziato a frequentare anche corsi di montaggio e regia, per avvicinarmi sempre più a un mondo che amavo già da ragazza. Così ho cercato di rimediare a studi che non mi potevo permettere, come il centro sperimentale di cinematografia che ha ancora costi molto elevati. Inoltre, il centro ha obbligo di frequenza fino alle 18 e questo non mi permetteva di alternare studio e lavoro, come ho sempre fatto. Arrivo dalla pittura: a un certo punto non mi è più stata sufficiente e ho dovuto rendere tridimensionale le immagini”. Così Miriam Rizzo ha parlato della sua carriera e del suo avvicinamento alla regia.

Quindi ha sottolineato:Nel mondo del cinema non mancano le discriminazioni. Io le ho subite da parte di donne: vedo discriminazioni al femminile e non da parte di uomini nei confronti delle donne. Ho grandi amici uomini che hanno ruoli importanti nell’ambito della cinematografia e che mi hanno sempre sostenuta. Lo stesso aiuto e la stessa solidarietà, invece, non mi è stata data dalle donne. È vero che ci sono più uomini, ma perché si tratta da sempre di un mestiere prevalentemente maschile. Tuttavia, nessuno ha mai vietato alle donne di entrarci. Nella mia carriera nessuno mi ha detto: “Tu sei donna, questo non puoi farlo”. Ho incontrato donne molto insoddisfatte e frustrate che hanno manifestato una rivalità non positiva nei miei confronti. Al contrario, io amo molto il senso di squadra e aiuto anche le donne. Se sono in difficoltà, le affianco”.

Ora Miriam si è avvicinata ai videoclip musicali e commenta: Amo la musica, ascolto musica di tutti i tipi. La musica è stata fonte d’ispirazione per molti lavori che ho fatto e intraprendere il percorso contrario, passando da cinema a musica, viene naturale. Lavorare con grandi artisti del panorama musicale e non solo è una bella soddisfazione, sono molto onorata”.

Miriam Rizzo, la regista dà consigli ai più giovani

Lunghi anni di lavori, sacrifici e grandi obiettivi meravigliosamente raggiunti. Tanti anni di fatiche, ma la passione ha sempre colorato le sue giornate. Per ottenere grandi soddisfazioni Miriam Rizzo ha fatto tanta esperienza e ora può dare consigli ai più giovani appassionati di cinema e regia.

“Differenzio chi vuole fare regia e chi vuole diventare regista“, ha precisato. Quindi ha aggiunto: “Bisogna avere la forza di superare le porte in faccia e affrontare chi mette i bastoni tra le ruote. Bisogna avere voglia di fare, anche quando si parte dal basso, e la forza di sopportare le violenze psicologiche che esistono in qualsiasi mestiere”.

“Tante volte ho avuto il desiderio di gettare la spugna, ma sentivo l’esigenza di fare qualcosa per gli altri. Fare cinema significa fare qualcosa per chi sta dall’altra parte dello schermo. Il cinema nasce da e per il pubblico, non per sé stessi. Io sento l’esigenza di raccontare qualcosa secondo il mio punto di vista”, ha confidato.

Miriam Rizzo, la regista svela i progetti futuri

Dopo una carriera ricca di traguardi meravigliosi e dopo la bella soddisfazione per i bellissimi progetti realizzati, Miriam Rizzo ora si sta dedicando alla sua opera prima “La bella indifferenza”, trasposizione cinematografica della sua infanzia, prodotto da Carlo Macchitella e 102 Distribution con un cast importante ancora in via di definizione.

Sui prossimi progetti ha dichiarato: Sto lavorando sul mio film, “La bella indifferenza”. Per mio volere dovremo girare la prossima primavera. La situazione Covid non permette la libertà che si vuole, è un periodo disastroso dal punto di vista produttivo”.