valeria ceci È in uscita nelle sale Miss peregrine – la casa dei ragazzi speciali,film tratto dal romanzo fantasy di Ransom Riggs. Quali sono le differenze con il libro?
Il 15 dicembre uscirà in Italia il film Miss Peregrine – La casa dei ragazzi speciali, tratto dal romanzo fantasy di Ransom Riggs scritto nel 2011. Il film è diretto da Tim Burton e una prima differenza con il libro salta all’occhio già dal titolo. Il libro infatti narra le vicende de La casa per bambini speciali di Miss Peregrine. Probabilmente nel film si è voluta marcare l’importanza della donna perché interpretata da Eva Greene. Quanto alla trama, il film tende a semplificare o a glissare su molti elementi del libro.
Film: l’adolescente Jacob Portman sta seguendo gli indizi di uno strano rebus lasciatogli dal nonno. Questo rebus travalica i confini spazio-temporali e porterà il protagonista su un’isola misteriosa. Qui Jacob conoscerà un gruppo di ragazzi dotati di misteriosi talenti che vivono nella casa di Miss Peregrine. Loro, così come la casa, nascondo enigmi e stranezze. Tuttavia strane creature vogliono uccidere questi ragazzi e il compito del protagonista è proprio quello di proteggerli.
Libro: nel romanzo si specifica che Jacob è l’unico sopravvissuto allo sterminio della sua famiglia, ebrei polacchi, durante gli anni del nazismo. Jacob è tormentato da incubi di creature feroci che sembrano essere la trasposizione onirica della violenza nazista. Ma c’è di più. Dopo l’ennesima tragedia, Jacob decide di attraversare l’oceano alla volta della casa per orfani che aveva ospitato il nonno durante la Seconda Guerra Mondiale. Jacob vuole scoprire i segreti di quella casa, capire se i racconti del nonno erano frutto della sua fantasia o nascondevano una verità sconcertante. Pian piano Jacob capisce che quei ragazzi hanno poteri fuori dal comune e che sono in pericolo. Infatti la protezione di cui hanno sempre goduto sta per venire meno. Ora tocca a lui proteggerli dalle minacce che incombono.
Come per ogni film tratto da romanzi, anche questo tende inevitabilmente a semplificare la trama. Uno dei motivi è che rendere ogni minimo dettaglio del libro sarebbe impossibile. Il secondo è che il film deve intendersi come opera d’arte altra, a sé, rispetto al libro, da cui certo trae ispirazione. Ogni regista mette del suo nella propria opera e ridurla a una mera copia del libro non le renderebbe giustizia.
