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Mistero: La Biblioteca di Alessandria, la più grande libreria del mondo antico

Biblioteca Alessandria Low

Il mondo antico è stato la patria di molte meraviglie, alcuni delle quali furono costruite con un design e una tecnologia che stupisce le persone ancora oggi. Sette di queste meraviglie comprendono luoghi del calibro dei Giardini pensili di Babilonia, il Colosso di Rodi, il Faro di Alessandria e le...

Il mondo antico è stato la patria di molte meraviglie, alcuni delle quali furono costruite con un design e una tecnologia che stupisce le persone ancora oggi. Sette di queste meraviglie comprendono luoghi del calibro dei Giardini pensili di Babilonia, il Colosso di Rodi, il Faro di Alessandria e le Piramidi di Giza. La maggior parte di queste meraviglie è rimasta distrutta già nell’antichità.

Alessandria in particolare, ha perso gran parte dei suoi edifici antichi, e anche se mostra il famoso faro della leggenda, la Biblioteca Reale di Alessandria merita un uguale livello di fama.

La Biblioteca Reale di Alessandria aveva una reputazione a suo tempo come “la più grande libreria del mondo antico” , infatti era considerata essere la sede di tutta la conoscenza del mondo. La fama sopravvive ancora oggi. Della biblioteca non è noto il numero esatto di pergamene raccolte, anche se è data una stima di 500.000 rotoli. Quello che si sa però è che gli individui più colti del tempo facevano tutti uso delle sue risorse.

La Biblioteca di Alessandria non è sopravvissuta, e non si può essere certi per quanto riguarda la data della sua distruzione. La biblioteca fu originariamente iniziata nel III secolo a.c, dopo la fondazione della città da parte di Alessandro. La costruzione della biblioteca è accreditata a a Tolomeo e alla sua famiglia. Tolomeo è uno dei generali di Alessandro.

Per quanto tempo la biblioteca sopravvisse è ancora oggi fonte di dibattito. Giulio Cesare è spesso accusato della sua distruzione durante la sua conquista di Alessandria nel 48 a.c. Cesare stava combattendo Tolomeo XIII, quando le banchine di Alessandria furono incendiate e il fuoco si diffuse nella biblioteca. Questa teoria è generalmente accettata anche se, non fu la biblioteca a rimanere distrutta in questo fuoco, ma piuttosto un deposito di conti e di libri. Questo si basa sul fatto che la biblioteca non era vicino al porto e in aggiunta, lo scrittore romano Strabone, fece uso della libreria per circa 25 anni dopo questo evento.

La confusione continua, siccome non si sa quante biblioteche esistevano in città e in quale edificio era stato utilizzato per la Biblioteca. La biblioteca si crede ancora esistere nel III secolo d.c, quando il contenuto rimanente della biblioteca si diceva essere stato spostato a Costantinopoli dopo l’attacco dell’imperatore romano Aureliano, contro la rivolta della regina Zenobia di Palmira. In questo attacco l’edificio della biblioteca venne distrutto con la perdita di gran parte del suo contenuto.

Anche dopo tale data vi è la possibilità che la Biblioteca di Alessandria esistesse ancora. L’imperatore Teodosio fece un decreto che tutti i templi non cristiani dovevano essere distrutti nel 391 d.c. La Biblioteca di Alessandria si credeva essere alloggiata nel Serapeo di un tempio, e così sarebbe stata distrutta dal Patriarca Teofilo di Alessandria. Non vi è tuttavia alcuna evidenza.

Un altro colpevole potrebbe essere stata la conquista musulmana di Alessandria nel 642 d.c, quando la città fu saccheggiata. Questo però è spesso vista come propaganda per incolpare i musulmani del furto dei libri per riscaldare l’ acqua sporca, bollendola.

Un’altra teoria è che la libreria fu distrutta da un disastro naturale come la città di Pharos venne distrutta. Non vi è però alcuna prova di questo, il fatto è che il sito della biblioteca non è noto con certezza.

Oggi le ricerche continuano, e la ricerca è resa difficile dal fatto che la città è stata ricostruita molte volte. In realtà la maggior parte delle ricerche ora si concentra nella sola zona del porto dove non c’è nessuna nuova costruzione ad ostacolare la ricerca. Statue e monumenti vengono regolarmente scoperti, ma niente prova la presenza della Biblioteca in quel luogo. E’ difficile immaginare che si fosse attuata la deliberata distruzione della libreria, ma non è così poco comune, in fondo si poteva essere in disaccordo con il loro contenuto. Che si sia trattata di una calamità naturale o se si tratti di un attacco deliberato, è noto che molta conoscenza antica è stata persa attraverso la distruzione della Biblioteca Reale di Alessandria.