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L’ex direttore di Ema e attuale consulente del commissario straordinario Guido Rasi si è espresso sulla possibilità di somminstrare il richiamo di un siero diverso da quello ricevuto con la prima iniezione: il mix di vaccini (la vaccinazione eterologa), ha spiegato, non solo non è pericoloso ma rafforza la protezione anticorpale.
Rasi sul mix di vaccini
Intervistato da Repubblica, l’esperto ha dunque affermato che cambiare vaccino nella seconda dose probabilmente è vantaggioso perché è verosimile che il sistema immunitario risponda meglio a stimoli più ampi e diversificati. I vaccini a Rna messaggero come Pfizer e Moderna usano infatti una proteina un po’ diversa da quella di AstraZeneca e dunque “l’immunità può essere più completa“.
Gli studi che giustificano la mescolanza di antidoti, ha contnuato, sono pochi ma robusti e si ha a disposizione un’ampia esperienza di vaccinazione eterologa per altre malattie come ad esempio le epatiti virali. E poi il mix viene fatto da tempo in altri Paesi come Francia, Germania, Spagna, Inghilterra e Canada.
Rasi sul mix di vaccini: seconda dose AstraZeneca ad under 60 sicura?
A chi gli ha chiesto se sia sicuro inoculare la seconda dose di AstraZeneca a chi ha meno di 60 anni, l’esperto ha risposto che ci sono poche o nessuna segnalazione di effetti collaterali rari simili a quelli legati alla prima. Ma c’è anche da dire che i numeri delle seconde dosi sono molto più bassi dati i tempi dei richiami e sostanzialmente riguardano persone anziane, meno soggette a trombosi da vaccino.
Quindi, visto che è possibile cambiare adottando un’opzione che mostra un profilo di sicurezza ancora più ampio, “è giusto l’approccio delle autorità sanitarie“. Vale a dire quello di somministrare ill richiamo del vaccino di Oxford solo agli over 60.
Rasi sul mix di vaccini: la terza dose
Quanto alla tera dose che riceverà chi cambia il vaccino alla seconda, Rasi ha dichiarato che prima è necessario capire quanto dura l’immunità, che per ora si trova dopo un anno in chi ha fatto il vaccino, e se servirà un siero diverso per affrontare le varianti. Ad allarmare è ora quella indiana, denominata Delta dall’Oms, che in Regno Unito sta facendo aumentare tanto i casi positivi quanto i ricoveri negli ospedali. Si potrà dunque decidere più avanti che vaccino fare.