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Moda: Vago (Smi), 'tessile ultimo settore a uscire da crisi, subito interventi sostegno' (2)

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(Adnkronos) - Se verranno attuati gli investimenti richiesti, nel 2023 "potremo tornare ai volumi pre-Covid e mettere le basi addirittura, se saremo in grado di seguire l'evoluzione del mercato e di integrare in modo funzionale la nostra filiera produttiva, per una ulteriore crescita"...

(Adnkronos) – Se verranno attuati gli investimenti richiesti, nel 2023 "potremo tornare ai volumi pre-Covid e mettere le basi addirittura, se saremo in grado di seguire l'evoluzione del mercato e di integrare in modo funzionale la nostra filiera produttiva, per una ulteriore crescita", sottolinea il presidente di Smi. Le imprese del settore dovranno essere "ancora più creative e flessibili, le produzioni dovranno adeguarsi a una maggiore flessibilità, con una catena produttiva più integrata e smart, lavorando sotto diversi aspetti", come la digitalizzazione, la sostenibilità e la tracciabilità, con un investimento nella blockchain.

Nel frattempo le imprese del settore più colpito dalla crisi dovranno resistere. Anche sul fronte occupazionale. La cassa integrazione Covid, soprattutto per le piccole imprese, "è uno strumento importante per permettere di non perdere quelle professionalità che ci sono in azienda e a cui un imprenditore, se non ha spazi produttivi da riempire, magari è costretto a rinunciare", dice Vago. Se un imprenditore continua a usufruire della cassa Covid, "ne ha un beneficio dal punto di vista della salvaguardia delle professionalità e consente di scavallare questo periodo". In caso contrario "è giusto che abbia la possibilità di ristrutturare".

In ogni caso il settore del tessile-abbigliamento "non è ancora nella fase espansiva e in questo momento non vediamo una necessità di nuove assunzioni". Ma il problema, come Smi da tempo sottolinea, è "la carenza di figure professionali e la difficoltà di sostituire le persone che escono dal mondo produttivo".