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La moglie di Peter Gabriel guarisce da un raro tumore

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Alla donna di 47 anni era stato diagnosticato il linfoma di Hodgkin diciotto mesi fa.

La moglie di Peter Gabriel sta “decisamente meglio”. Diciotto mesi fa, Meabh, 47 anni e sposata con il cantante dei Genesis, si è ammalata di un’aggressiva e rara forma tumorale. E’ stata sottoposta a ciclo di chemioterapie che l’hanno debilitata. Pare che i medici le avessero dato poche speranze di sconfiggere il male e di sopravvivere finché la sua famiglia, riferisce Peter Gabriel, non è venuta a conoscenza di un tipo di trattamento, sperimentato, che ha curato la donna: la terapia CAR T-cell.

“Meabh sta meglio”

I parenti di Meabh, disperati, hanno contattato i dottori William e Vincent Li. Entrambi lavorano presso la Fondazione Angiogenesi. I medici hanno suggerito il tipo di terapia. Peter Gabriel li ha ringraziato pubblicamente per aver salvato “la vita della donna che amo” e ha incoraggiato tutti i malati a resistere. “Rimanete concentrati, cercate i consigli migliori e credete in voi stessi”. Secondo quanto riporta il Telegraph, il cantante avrebbe aggiunto di “(…) non permettere a nessuno di dire ‘Non c’è più niente che si possa fare’ e non credete mai che sia tutto finito”. Peter Gabriel ha affermato di sperare che la tale tipo di cura sia utilizzata in un maggior numero di casi. Il cantante inoltre spera di creare una piattaforma streaming che permetta ai medici di monitorare le condizioni dei pazienti da casa.

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La terapia CAR-T

Come riporta il sito web della Fondazione Veronesi, da alcuni anni l’immunoterapia è tra le terapie utilizzate per la cura dei tumori (insieme alla chirurgia, alla chemio e alla radioterapia): “Grazie alle tecniche di manipolazione del Dna sempre più precise, quindi (…) attraverso la terapia genica- si legge inoltre- è possibile veicolare dei frammenti di Dna all’interno dei linfociti in modo da insegnare loro a riconoscere il tumore”. Nella terapia CAR-T, si prelevano le cellule del malato, modificandole in modo “(…) che esprimano CAR”, così da aumentare la risposta immunitaria; in seguito, tali cellule sono reintrodotte nel malato. Il cancro indebolisce il sistema immunitario; per questo le cellule tumorali sono in grado di moltiplicarsi velocemente. Il sistema di cura CAR-T interviene proprio per potenziare la risposta immunitaria dell’organismo. Il metodo è stato sviluppato con successo dai ricercatori dell’Università di Pennsylvania presso il Children Hospital di Philadelphia nel 2012.

Il linfoma di Hodgkin

Il linfoma di Hodgkin è un tumore maligno del sistema linfatico. Prende il nome da Thomas Hodgkin, primo studioso di questo tipo di cancro. Si sviluppa nel sistema immunitario, ossia in ciò che difende il nostro organismo da infezioni e altri disturbi. Il sistema linfatico è presente in diverse parti del corpo umano; perciò il linfoma di Hodgkin può svilupparsi in varie parti dell’organismo. L’AIRC (Istituto Italiano per la Ricerca sul Cancro) riferisce che questo tipo di tumore è piuttosto raro; rappresenta infatti solo lo 0,5% dei casi diagnosticati. “Generalmente la terapia è multidisciplinare- si legge sul sito web dell’Istituto- si avvale della collaborazione di diversi specialisti e può prevedere l’uso di diversi trattamenti”. La chirurgia non è molto utilizzata; più comuni i trattamenti di radioterapia e di chemioterapia.