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Molestata sessualmente nel Metaverso: l’accusa di una utente dell’app di Zuckerberg

Molestie sessuali nel Metaverso

Molestata sessualmente nel Metaverso: l’accusa di una utente dell’app di Zuckerberg che su un forum denuncia e spiega che alcuni utenti incoraggiavano

Molestata sessualmente nel Metaverso: l’accusa di una utente dell’app di Mark Zuckerberg mette a fuoco un problema che forse era stato preso sottogamba: il mondo digitale può essere spiacevole come quello reale e purtroppo con le stesse pessime abitudini. Non poteva essere altrimenti, visto che quello che Mark Zuckerberg ha ha ribattezzato Meta e circoscritto come Horizon Worlds altro non è che una proiezione virtuale della realtà com’è. 

Utente molestata sessualmente nel Metaverso, dove non ci sono leggi vere e proprie ma misure di reazione

C’è un dato però: lì dove nella realtà ci sono leggi ed istituzioni preposte a farle rispettare, nel Metaverso ci sono solo regole e soluzioni tecniche per ovviare alle spiacevolezze, un evidente svantaggio che però fa il paio con la artificialità del contesto. E nel Metaverso addirittura ci si può sposare figuriamoci se nello stesso non ci sono i porci che palpano il sedere alle donne. Ecco, esattamente questo sarebbe accaduto ad una utente che intervenendo su un forum ha rivelato di aver subito delle molestie sessuali da parte di uno sconosciuto sulla piattaforma. 

Selezionata per l’anteprima della piattaforma e Molestata sessualmente nel Metaverso: la “Bolla d’Aria” per difendersi

La donna è una delle persone selezionate per partecipare al programma di anteprima della piattaforma. Lo scorso 26 novembre, a detta della “denunciante”, qualcuno l’ha molestata e “c’erano altre persone presenti che hanno incoraggiato questo comportamento, facendomi sentire isolata”. Partendo dal presupposto che almeno per ora i Carabinieri non hanno l’NFT del codice penale e le manette di pixel l’azienda ha risposto alle donna, spiegandole che per difendersi dai comportamenti aggressivi o spiacevoli di altri iscritti si può attivare una funzione chiamata Safe Zone. Sarebbe? Una bolla d’aria attorno al proprio personaggio che la isola da ogni bruttura. 

Una nuova realtà con le vecchie brutture di sempre: donna molestata sessualmente nel Metaverso

Il concetto però è affascinante: un utente del Metaverso interagisce solo con visore e controller, quindi tecnicamente la “palpata” è un atto che non si configura fisicamente ma di certo si delinea come scientemente attuato. Stiamo parlando quindi di reati per ora “immateriali” ma che anche nel Metaverso qualificano la cittadinanza del mondo, di tutti i mondi possibili, dei cretini. Quelli ci seguiranno ovunque.