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Molestie sessuali su donne sono intollerabili, le parole di Ivanka Trump

molestie sessuali

Le molestie sessuali sulle donne non devono mai essere tollerate, ad affermarlo è Ivanka Trump, figlia e consigliere del presidente americano.

Le molestie sessuali sulle donne non devono mai essere tollerate, Ivanka Trump, figlia del presidente americano, nonché sua consigliere, prende la parola alla World Assembly for Women in corso a Tokio dopo i recenti fatti di cronaca che hanno visto noti volti dello spettacolo essere accusati di molestie sessuali nei confronti delle donne. Dopo Harvey Weinstein, infatti, è stata la volta di Dustin Hoffman e anche del ministro della Difesa inglese, Micheal Fallon, costretto alle dimissioni dopo le accuse di una giornalista.

Molestie sessuali

Ivanka Trump è intervenuta alla World Assembly for Women in occasione dei recenti casi di molestie sessuali consumati ad Hollywood e che hanno travolto molti volti noti. Sembra, infatti, non placarsi lo scandalo sulle molestie sessuali a Hollywood, drammaticamente aperto dal caso Weinstein. Dopo le accuse mosse nei confronti di Kevin Spacey da parte di Anthony Radd, al quale successivamente si è aggiunto anche il messicano Roberto Cavazos, ora sembra il momento di Dustin Hoffaman. Ad accusare Hoffman è la giornalista e scrittrice Anna Graham Hunter che ha dichiarato di essere stata vittima di molestie sessuali da parte del famoso attore. L’episodio risalirebbe al 1985, quando la Hunter aveva 17 anni: “mi palpeggiò e fece allusioni sessuali nei miei confronti. Avevo 17 anni, ora ne ho 49 e capisco meglio.”

Dal canto suo Dustin Hoffman ha risposto dicendo che ha sempre avuto il massimo rispetto nei confronti delle donne e che è dispisciuto sinceramente se, qualche suo comportamento ha offeso la Hunter, “non riflette ciò che sono” ha concluso l’attore.

Ma molte altre sono le accuse di molestie sessuali che stanno emergendo in questi giorni, sintomo che il caso Weinstein non era solo un fatto isolato.

Ivanka Trump

In difesa delle donne è scesa in campo Ivanka Trump e lo ha fatto alla World Assembly for Women, in corso in questi giorni a Tokio. La “first daughter“, come viene chiamata in America, ha esordito sostenendo che troppo spesso la cultura dei luoghi di lavoro nei quali operano anche le donne, non rispetta il genere femminile come, invece, dovrebbe. “Questa è una mancanza di rispetto – prosegue Ivanka – che si manifesta in molteplici forme e che arriva, in alcuni casi, anche alle molestie sessuali.

“Le molestie sessuali sulle donne non devono mai essere tollerate” sembra essere il mantra della figlia del presidente. Le donne, sostiene Ivanka Trump, non devono essere più divise in due categorie: quelle che lavorano in casa e quelle che lavorano fuori casa. “Quando le donne raggiungeranno la consapevolezza dei propri poteri, molti problemi che affliggono la nostra società, saranno risolti.”

Ivanka Trump ha poi ricordato le statistiche le quali mostrano come ad un aumento del numero delle donne in attività lavorativa, in realtà non corrisponda un aumento delle aspettative sulla loro progressione a livello manageriale.

La figlia di Trump termina il suo discorso con un’esortazione ai governi degli Stati Uniti e del Giappone, dicendo che “I governi di Stati Uniti e Giappone non possono permettersi di assecondare tali pratiche, ma devono proseguire su un percorso di rinnovamento tramite nuove riforme, consentendo alle donne il giusto riconoscimento anche nelle economie sottosviluppate”.