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Molestie sessuali nel parlamento europeo: atti denunciati da 12 deputati

molestie sessuali

Un’inchiesta pubblicata domenica scorsa dal “Sunday Time” ha rivelato che il Parlamento Europeo si sarebbero consumate delle molestie sessuali.

Un articolo pubblicato la scorsa domenica dal “Sunday Times” ha raccolto le testimonianze di una dozzina di assistenti che sarebbero state vittime di molestie sessuali da parte di alcuni parlamentari europei. La denuncia è partita da dodici eurodeputati che hanno scritto una lettera al Presidente del Parlamento Europeo, Antonio Tajani. Questa lettera è stata poi sottoscritta da altri trenta deputati, per riportare casi di molestie sessuali subite da colleghi eurodeputati.

Molestie sessuali Ue

Bruxelles come Hollywood? Sembrerebbe proprio di si perchè anche al Parlamento Europeo, come a Hollywood con il caso Weinstein, si sono consumati episodi di molestie sessuali ai danni di assistenti e europarlamenteri donne. Le molestie sessuali avvenute nel Parlamento Europeo sono state rese note nel corso della giornata di domenica dal “Sunday Times“. Il giornale ha pubblicato un articolo nel quale erano raccolte numerose denunce di molestie sessuali avvenute prorpio a Bruxelles e Strasburgo.

Secondo quanto riferisce il giornale, ben oltre una dozzina di donne che hanno lavorato all’Europarlamento, avrebbero subito molestie sessuali da parte di colleghi politici che le avrebbero palpeggiate, molestate e “trattate come pezzi di carne“. Proprio oggi al Parlmento Europeo si è tenuto un dibattito sul tema delle molestie sessuali nelle istituzioni Ue che, però, ha visto l’astensione di numerosi europarlamentari.

Molestie sessuali: i casi

La prima a denunciare il caso è stata la ministra degli Esteri, Margot Wallstrom, che sul suo profilo Facebook ha riportato quanto è successo dopo che un collega di altro livelo di un altro Paese la invitò ad uscire per andare a bere un drink insieme in un locale. Nel post dice: “Improvvisamente cominciò a palpeggiarmi, sentii con orrore che mi metteva le mani ovunque. Ero inorridita, mi sentii paralizzata dallo schifo e dalla rabbia”.

Dopo la Wallstrom è stata la volta di Linnea Engstrom, eurodeputata svedese, che ha dichiarato di essere stata anche lei una vittima di molestie sessuali da parte di un collega. La Engstrom prosegue poi dicendo che “quello che fa male è continuare avedere questa persona potente che continua a fare quello che ha sempre fatto”.

Le testimonianze si sono moltiplicate rapidamente. Ad ora sono più di una dozzina i casi di violenze sessuali denunciate apertamente al Parlamento Europeo durante la seduta volta al dibattito su questo tema. Ai casi apertamente denunciati vanno, però, aggiunti quei numerosi episodi di violenze sessuali commesse nei corridoi delle istituzioni comunitarie. Questi casi riguarderebbero donne che hanno prefito non rivelare la propria identità. Sono circa 87 questi casi. “Politico Europe” ha rilasciato le testimonianze di queste donne in forma completamente anonima nelle quali viene detto che le accuse vanno dai contratti di lavoro offerti in cambio del sesso, a giovani donne che vengono invitate nei locali e alle cene per offrire favori sessuali in cambio di provvedimenti legislativi, al funzionario cui viene chiesto di prenotare le prostitute per un deputato.

Anche il Presidente del Parlamento Europeo, Antonio Tajani, ha preso la parola e ha definito “inaccettabili” gli episodi di molestie sessuali avvenute in europarlamento. “E’ con shock e profonda indignazione che ho appreso delle recenti accuse di molestie sessuali al Parlamento Europeo. Tuttavia, lo shock non può essere la risposta, anche se sono stati fatti passi in avanti”.