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Il mondo del lavoro in Italia: ecco la situazione a fine anno

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Con il 2016 che sta per finire, una delle principali sfide che dovrà affrontare l'Italia riguarda il mondo del lavoro. Ecco qual è la situazione oggi. Il mercato del lavoro in Italia secondo i più recenti dati ISTAT. Occupazione e disoccupazione, contratti a tempo determinato e indeterminato, i...

Con il 2016 che sta per finire, una delle principali sfide che dovrà affrontare l’Italia riguarda il mondo del lavoro. Ecco qual è la situazione oggi.

Il mercato del lavoro in Italia secondo i più recenti dati ISTAT. Occupazione e disoccupazione, contratti a tempo determinato e indeterminato, i giovani. Qual è la situazione nel nostro Paese a fine 2016? Che cosa ci si può attendere per il prossimo anno?

Quanti sono gli occupati in Italia

A fine 2016, gli occupati in Italia sono 22 milioni e 750 mila circa. Negli ultimi due anni, il numero degli stessi è stato in aumento in media di 250 mila unità l’anno, con concentrazione nella fascia di età over 35. Il numero di occupati nella fascia 15 – 35 anni è invece sempre rimasto costante, attorno ai 5 milioni.

Che lavori fanno gli italiani

Del totale degli occupati, in Italia ci sono circa 5 milioni di partite IVA, 14,5 milioni di lavoratori a tempo indeterminato e 2,5 milioni a tempo determinato.

A fronte dell’aumento complessivo dell’occupazione, i contratti a tempo determinato sono cresciuti di più rispetto a quelli a tempo indeterminato negli ultimi due anni: +8,5% i primi, +3,3% i secondi.

Il tasso di disoccupazione

Al momento, il tasso di disoccupazione è attorno all’11,5-11,6%. Rispetto all’anno scorso si è registrato un leggero aumento (+0,1%), ma si tratta comunque di un indice in calo rispetto al 13,1% di due anni fa.

Ancora drammatico il livello della disoccupazione fra i giovani: il tasso è al momento al 36,5%, fra i più alti del Vecchio Continente.

L’aumento dell’uso dei voucher

L’utilizzo dei voucher ha registrato un clamoroso aumento del 32% nel corso dell’anno (meno comunque di quanto accaduto nel 2015, quando si oltrepassò il 60%). 1,2 miliardi di euro il valore complessivo del giro di tagliandi (oltre 12o milioni di voucher da 10 euro ciascuno).

Secondo alcuni si tratta comunque di un dato positivo, che ha portato alla luce molte attività prima retribuite in nero. Secondo altri si tratta invece di un fenomeno ai limiti della legalità, che rischia di sconfinare nello sfruttamento dei lavoratori.

Un mercato del lavoro in lento miglioramento

Quello del lavoro in Italia è un mercato che “sta lentamente migliorando”, come ha scritto l’OCSE qualche mese fa, però, secondo diversi esperti, continua a essere il ritratto di una economia che stenta a uscire dalla crisi e non riesce a mostrarsi competitivo. Il tasso di occupazione è uno dei più bassi d’Europa: a far peggio sono solo Paesi come Grecia e Turchia.

Di particolare gravità è giudicato soprattutto l’alto livello di disoccupazione fra i giovani, che descrive una società in cui le opportunità di lavoro sono, oltre che poche, distribuite in modo diseguale fra le generazioni.