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Monsignor Viganò contro il Papa: "Coprì abusi, si dimetta"

Monsignor Viganò

"Le mie denunce ignorate per anni, ora il Papa deve dimettersi": è lo sconvolgente atto di accusa dell'ex nunzio apostolico negli Usa

Sono tempi duri per Papa Francesco e la Chiesa Cattolica. Le missioni apostoliche procedono all’ombra dell’orrido scempio della pedofilia. Una piaga che devasta l’essenza della Chiesa, macchiando crudelmente degli innocenti. Difficile arginare un problema di simile consistenza, diffuso capillarmente e infidamente negli angoli dell’istituzione ecclesiastica. Aumenta il numero dei cardinali che nel Collegio Cardinalizio sono sospettati o apertamente accusati di avere coperto preti pedofili nel corso della loro carriera ecclesiastica. Ombre e critiche incalzanti. Un aspetto imbarazzante per Bergoglio, portavoce dell’istituzione Cattolica nel mondo, e impatta direttamente sull’immagine della Chiesa.

A fine luglio il pontefice ha tolto il berretto rosso all’ex cardinale di Washington, McCarrick. Su di lui grava l’accusa di abuso sessuale a danno di un minore quando era parroco a New York. A distanza di un mese dallo scandalo, arriva pesante la denuncia di Monsignor Viganò. L’ex nunzio apostolico negli Usa fa nomi e cognomi della potente lobby omosessuale della Chiesa. “Le mie denunce ignorate per anni. Ora Francesco deve dimettersi”. Così il Monsignore ha esposto il suo sconvolgente atto di accusa contro il Papa: sapeva degli abusi sessuali commessi dal cardinale gay ma ha taciuto, dichiara l’ex nunzio.

Monsignor Viganò contro Bergoglio

Ora sotto accusa è lo stesso Papa, accusato dal Monsignor Viganò di aver coperto casi di pedofilia. Un rapporto redatto per mano dll’ex nunzio apostolico a Washington, Carlo Maria Viganò, sostiene che Jorge Mario Bergoglio avrebbe ignorato gli abusi sessuali del cardinale Usa, Theodore McCarrick, almeno dal giugno del 2013. In quell’occasione, sarebbe stato Viganò a informarlo che l’ex arcivescovo di Washington aveva commesso questi crimini per decenni. Secondo il nunzio, Francesco non avrebbe ascoltato le denunce perché McCarrick aveva favorito, dall’esterno, la sua elezione al Conclave. Una sorta di vicendevole scambio di favori. A luglio però gli ha tolto il cardinalato: decisione senza precedenti.

Monsignor Viganò

L’attacco, pubblicato dal quotidiano La Verità, getta una luce inquietante sulla cerchia vaticana. Viganò è ritenuto uno dei portavoce del fronte conservatore, ostile a Francesco. Ma il quadro, se confermato, sarebbe comunque devastante. Il pontefice argentino ha cercato di arginare, in Irlanda, la rabbia contro la Chiesa per i casi di pedofilia. Il “rapporto Viganò” mirerebbe a togliergli credibilità. A dilatarne la portata è quanto avvenuto negli ultimi mesi in Cile. Bergoglio ha difeso vescovi colpevoli di abusi sessuali, liquidando come “calunnie” le accuse. Poi, di fronte alla reazione dell’arcivescovo di Boston, Patrick O’Malley, ha ammesso di essere stato informato male. Immediatamente ha aperto un’inchiesta. E l’episcopato cileno si è dimesso in massa.

A emergere bene dal rapporto dell’ex nunzio sono pochi: soprattutto il Papa emerito Benedetto XVI. Ratzinger cercò di isolare McCarrick, senza riuscire a imporre la sua volontà al Vaticano e ai vescovi statunitensi.