Stefano Montanari, volto celebre negli ambienti no vax, alimenta la teoria complottista: per lui il premio Nobel Luc Montagnier sarebbe stato ucciso e spiega anche il motivo.
La teoria complottista dei no vax sulla morte di Montagnier
Per i no vax la morte di Montagnier non sarebbe stata casuale. Secondo teorie cospirazioniste, il 12 febbraio il premio Nobel avrebbe dovuto rilasciare delle “testimonianze scomode” al “processo Norimberga 2 in corso in Canada”. Per i no vax, infatti, sarebbe in atto un complotto mondiale volto a usare i vaccini anti-Covid per compiere “crimini contro l’umanità” (dai contorni assolutamente ignoti).
Un’idea sostenuta dalla comunità no vax, ma senza alcuna attinenza alla realtà: non esiste, infatti, un vero processo internazionale (il cosiddetto “Norimberga 2”).
Stefano Montanari: Luc Montagnier è stato ucciso? Le sue parole
In un post pubblicato su Facebook, Montanari ha scritto: “Forse qualcuno ricorderà che solo pochi giorni fa io proposi una specie di quiz con il quale domandavo ai miei pochissimi lettori chi, a loro parere, sarebbe stato il prossimo “scocciatore” a lasciare quella che nei momenti d’oro era la “valle di lacrime”. Ecco il nome: Luc Montagnier che, senza che si sappia più di tanto, se n’è andato”.
Quindi ha commentato: “Mai morte fu più tempestiva, visto che, a quanto so, il 12 febbraio si aspettava il Nobel 2008 in Canada per testimoniare al processo chiamato Norimberga 2, un processo che serve soltanto a ostacolare la vera scienza, e questo per turpi fini. In fondo, con quella morte che cosa abbiamo perso? Negli ultimi tempi Montagnier fu classificato tra gl’imbecilli, e chi meglio dei suoi classificatori poteva valutarlo? Ciò che importa è che, uno alla volta, questi diabolici nemici della scienza, strapagati da forze oscure, si tolgano di mezzo, lasciando il posto a chi la scienza sa dove sta di casa e non ha alcun interesse al di fuori del bene dell’umanità”.