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Montezemolo: l'incontro con la famiglia di Schumacher

Montezemolo

In occasione dell'inaugurazione del museo Micheal, Montezemolo ha incontrato la famiglia del campione Formula 1. Scopri cosa si sono detti.

Nome storico della Formula 1: in onore di Micheal Schumacher si è tenuta l’inaugurazione dell’omonimo museo. All’evento non poteva mancare Luca Cordero di Montezemolo. Importante dirigente dell’industria automobilistica italiana, è da sempre grande amico del corridore. Dopo anni di lontananza dalle piste (a causa dell’incidente sulla neve che lo ha costretto immobile in uno stato vegetativo persistente), il ricordo del campione e l’affetto per lui non è andato a scemare, sembra anzi intensificarsi ogni giorno di più.

Montezemolo con la Schumacher family

Giunto a Colonia, Luca di Montezemolo ha avuto l’onore di riabbracciare la famiglia Schumacher. L’incontro è avvenuto nella serata di sabato 16 giugno 2018, in occasione dell’inaugurazione del museo dedicato alle imprese del famoso pilota tedesco.

L’ex presidente della Ferrari, grande amico dell’ex corridore, si è intrattenuto con la famiglia di Michel, arrivata in Germania per l’occasione. Oltre alla moglie Corinne, c’era il figlio Mick, che sta ereditando le orme e la passione paterne. E’ anche lui pilota e sta ripercorrendo la carriera del padre, per ora in Formula 3. Con loro non poteva mancare la sorella Gina Maria. Ad accompagnare la famiglia anche Padre Jorge, da sempre amico spirituale della famiglia. Tutti insieme hanno trascorso del tempo insieme prima dell’attesissimo evento. L’apertura del museo dedicato alle imprese e ai cimeli di Micheal è un modo per onorarlo, dimostrandogli l’incommensurabile stima e l’immenso affetto dei tanti tifosi, più o meno appassionati.

Il ricordo di amici e parenti

Sono passati 4 anni dal tragico incidente sugli sci che ha cambiato per sempre non solo la carriera, ma anche la vita di Michael Schumacher. Sulle sue condizioni di salute la famiglia mantiene il massimo riserbo. Sebastien Vettel ha vinto domenica 10 giugno a Montreal il Gp del Canada. L’ultima vittoria della Ferrari sul circuito canadese era stata di Schumacher nel 2004.

Così il vincitore a fine gara ha voluto ricordare il grande Schumi. “La vittoria è stata molto importante per i tifosi, per quelli qui in Canada, per noi, per la squadra. Anche per la Ferrari. 14 anni dopo Michael”, ha ringraziato. Quindi ha confidato dolcemente: “Negli ultimi dieci giri ho pensato a lui, alla sua vittoria qui. Ho sperato che la macchina sarebbe sopravvissuta”. Il pilota, vincitore di quattro mondiali, nell’intervista post gara non ha nascosto che il suo sogno sarebbe quello di eguagliare i titoli vinti da Schumacher. “Non sono particolarmente interessato al record di gare in F1, mi interessa di più quello di Schumacher di sette titoli. 91 vittorie invece non credo, quel numero mi sembra più impossibile persino dei sette Mondiali“, ha dichiarato.

Nel mese di aprile il famoso ex compagno di squadra, Rubens Barrichello, ha provato ad andare a trovarlo in Svizzera ma gli è stato sconsigliato. “Ho cercato di trovare un modo per visitarlo. Ma mi hanno detto che non avrebbe fatto bene né a me né a Micheal”, ha dichiarato alla tv brasiliana. “Quindi non ho notizie recenti sulle sue condizioni“, ha aggiunto. A ricordare il campione della Ferrari è stata recentemente la figlia Gina Maria. Lo ha fatto con post su Instagram e attraverso recenti interviste. Pur mantenendo il riserbo sulle condizioni di salute del padre, ha raccontato emozionata di come da bambina si allenasse con lui sui go kart.

Il ringraziamento della famiglia

La manager di Micheal, Sabine Kehm, ha recentemente rotto il silenzio. Lo ha fatto per ringraziare tutti i tifosi. “Ciò che si può dire è che la famiglia apprezza davvero l’empatia dei fan“, ha dichiarato. “Le persone vedono e capiscono che le sue condizioni di salute non devono essere condivise agli occhi del pubblico”, ha tenuto a sottolineare. La Kehm ha poi chiuso in maniera chiara e concisa circa le condizioni di salute dell’ex pilota Ferrari. “Il suo recupero è un processo continuo e non è possibile cambiare quanto successo”, ha ammesso.

Durante i test della F1 a Barcellona i fans della Ferrari hanno reso omaggio a Michael Schumacher. Sulla tribuna principale del rettilineo di partenza è stato esposto un striscione lungo 30 metri. Sopra la scritta: “Michael Forever”, in ricordo di un campione mai dimenticato e che tuttora combatte contro le gravi conseguenze dell’incidente sugli sci.

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Le condizioni di Micheal

Sulle condizioni di Schumacher resta sempre un alone di mistero. Un giudizio prezioso arriva dal neurologo Mark Obermann, direttore del Centro di neurologia presso la clinica Asklepios di Seesen. Il medico specialista, infatti, sembrerebbe aver riacceso le speranze in seguito alle sue dichiarazioni. “Secondo uno studio condotto in Svezia tra il 30 e il 40% dei pazienti hanno ripreso conoscenza dopo quattro anni. Molti tornano in vita, vedono i loro figli e nipoti come crescono, fanno progetti. Vedono cosa succede nella famiglia o nella loro cerchia di amici“, ha annunciato il professor Obermann, citando un recente studio su persone che sono state in coma per vari anni.

Dopo l’incidente sulle nevi di Meribel nel dicembre 2013, i danni cerebrali riportati e il periodo trascorso in ospedale, è tornato a casa nel settembre del 2014. Da allora sta compiendo un lungo percorso di riabilitazione assistito da un’equipe medica specializzata.

Michael Schumacher ha compiuto il 3 gennaio 2018 49 anni. Sulle sue condizioni di salute la famiglia mantiene il massimo riserbo. Solo due mesi prima del compleanno del papà, ha parlato per la prima volta delle condizioni del campione di F1. “C’è una sola felicità in questa vita, amare ed essere amati“, ha scritto incitandolo a combattere fino in fondo. Con le sue parole la ventenne sembra stia lasciando intendere che le condizioni in cui versa il padre non lasciano presagire grandi miglioramenti.