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Morandi: l'ingegnere è lo stesso del ponte di Catanzaro

ponti a rischio

Dopo la tragedia del ponte di Genova, si discute dello stato della sua opera gemella, il Morandi di Catanzaro.

Come è ormai noto a chi ha seguito le notizie e le dichiarazioni che sono arrivate nelle ore successive al tragico crollo del ponte di Genova, il viadotto Morandi non era l’unica ora del progettista. Anzi, il ponte ha diversi cugini sparsi nel Paese, uno di questi è l’omonimo ponte di Catanzaro.

I dubbi sul Bisantis

Il Morandi calabrese, anche noto con il nome ufficiale Bisantis dal nome del presidente di provincia che ne ebbe l’idea per primo, fu inaugurato nel 1967, dopo una costruzione durata tre anni, tra il 1959 e il 1962. Erano trascorsi allora solo cinque anni dall’inaugurazione della sua struttura gemella costruita a Genova. I due erano il prodotto dello stesso ingegno: Riccardo Morandi. L’ingegnere era all’epoca considerato una figura molto esperta e particolarmente nota nel mondo dell’edilizia. Era uno studioso del cemento armato, ritenuto efficiente ed economico, e se il suo utilizzo ebbe tanta diffusione in quegli anni in Italia è anche grazie a lui. Come il parente di Genova, anche il Morandi calabrese era presto diventato uno dei simboli della nuova Catanzaro “in movimento”, oltre che del boom economico italiano e dell’ottimismo generale che portava con sé. Il ponte, a tre corsie, collega il centro del capoluogo calabrese con i quartieri a sud e a ovest della città, ma confluiva anche nell’autostrada, tramite la statale 280, cosiddetta “dei Due Mari”.

La rassicurazione degli esperti

Più che un simbolo, anche il Morandi-Bisantis è diventato nel giro di poco tempo un’infrastruttura irrinunciabile nell’economia della regione, con diverse migliaia di persone e veicoli pesanti ad oltrepassarlo ogni giorno.
Proprio per questa sua importanza, il crollo del viadotto genovese ha sollevato forti preoccupazioni sullo stato della struttura, da alcuni ritenuto simile per progetto e data di costruzione. Gli esperti però hanno cercato di placare gli animi. L’ingegnere Marco Miladori, responsabile dell’area compartimentale Anas Calabria, infatti su richiesta dell’Agi ha rilasciato una breve intervista. Il Morandi-Bisantis di Catanzaro avrebbe in realtà poco in comune con il suo parente genovese. Secondo Miladori infatti le uniche caratteristiche veramente identiche sono il nome del progettista e il periodo di costruzione: “Si tratta di un’opera straordinaria sotto tutti i punti di vista e che va preservata per noi e per i nostri figli”. Il Morandi-Bisantis è in effetti già in fase di restauro, essendo già avvolto dalle impalcature. Il ponte quindi, tra i più alti in Europa, 66 metri di altezza per 468 di lunghezza, dovrebbe essere sicuro e quasi certamente non a rischio crollo.