> > Morta a 16 anni dopo il vaccino, la madre: "Forse Giulia poteva essere salvata"

Morta a 16 anni dopo il vaccino, la madre: "Forse Giulia poteva essere salvata"

Giulia Lucenti

Giulia Lucenti è morta a 16 anni dopo aver effettuato il vaccino anti-Covid. La mamma ha dichiarato che poteva essere salvata.

Giulia Lucenti è morta a 16 anni dopo aver effettuato il vaccino anti-Covid. La mamma ha dichiarato che poteva essere salvata. “Sono un’operatrice sanitaria, ho praticato il massaggio cardiaco mentre gridavo al 118 di fare presto. Perché non è stato usato un defibrillatore?” ha dichiarato Oxana, la madre di Giulia. 

Morta a 16 anni dopo il vaccino: il dolore della madre

Oxana, madre di Giulia Lucenti, studentessa 16enne dell’Istituto Galilei di Mirandola, morta l’8 settembre dopo 16 ore dalla somministrazione della seconda dose di Pfizer, ha espresso il suo dolore e tutti i suoi dubbi che riguardano questa terribile tragedia. “Quei due coaguli di sangue, usciti dalla vena di mia figlia quando le è stato inserito il catetere con l’adrenalina nel braccio sinistro, li ho visti molto bene. Erano due coaguli, non sangue liquido. Non sono un medico, ma se l’adrenalina, nel suo percorso fino al cuore, ha incontrato altri coaguli non ha certo raggiunto il suo obiettivo. Il defibrillatore, forse, avrebbe aiutato a far ripartire il battito. Solo l’autopsia farà chiarezza, al momento non possiamo sapere se la nostra amatissima Giulia poteva essere salvata dall’uso del defibrillatore. Ma quel che è certo è che non è stato usato” ha spiegato la donna. 

Oxana ha parlato degli ultimi momenti di vita di Giulia, che sedici ore prima si era vaccinata. “Era stesa sul divano, esanime. Subito pensavo che dormisse. Il volto era sereno, la temperatura corporea normale, le mani e il volto tiepidi, segno che era morta da poco, nel lasso di tempo dalle 13.30 alle 14.50, ma ho ugualmente tentato l’impossibile praticandole il massaggio cardiaco e la respirazione bocca a bocca, e interrompendo le procedure salvavita, che so praticare in quanto operatrice socio sanitaria, solo per chiamare il 118. Urlavo al telefono di fare presto, perché mia figlia non dava segni di vita, ma purtroppo, da Nonantola a Bastiglia, l’ambulanza ha impiegato una ventina di minuti” ha raccontato la donna. 

Morta a 16 anni dopo il vaccino: dolore e rabbia 

I genitori di Giulia, Lorenzo e Oxana, stanno provando un forte dolore ma anche tanta rabbia per questa morte assurda. Giuliasi era sottoposta al vaccino di malavoglia, perché fin da piccola gridava alla vista di una siringa“. “Non si può morire a sedici anni. Giulia era una ragazza sana, aveva soltanto una lievissima imperfezione alla valvola mitralica, ma non prendeva alcun farmaco, faceva una vita normalissima” ha spiegato la madre. I genitori, tramite l’avvocato Pier Francesco Rossi, hanno presentato un esposto in Procura per chiedere un’autopsia, che potrebbe essere effettuata in questi giorni. 

Morta a 16 anni dopo il vaccino: la risposta dell’Ausl

L’Ausl ha voluto ribadire la vicinanza alla famiglia di Giulia. Ha cercato di rassicurare, relativamente, sulle strumentazioni presenti sulle ambulanze. “Tutti i mezzi sono dotati di defibrillatori, che vengono controllati ogni mattina. La condizione in cui si trovava la ragazza non prevedeva l’utilizzo di defibrillatore, ma un altro tipo di intervento, che è stato correttamente effettuato. Quanto ai tempi di arrivo, la chiamata, con relativa intervista da parte dell’operatore della centrale 118 di Bologna è iniziata alle ore 15.03, l’arrivo sul posto del primo mezzo è alle 15.16, nei tempi previsti dai protocolli” ha dichiarato l’Ausl.