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Morta pm che indagò su furto della bara di Mike Bongiorno

Palazzo Giustizia Milano

E' morta la pm Giulia Perrotti: indagò sul furto della bara di Mike Bongiorno e sulla truffa a "Il Nobel per i disabili" di Dario Fo e Franca Rame.

E’ morta la pm Giulia Perrotti, che indagò sul furto della bara di Mike Bongiorno ma anche sulla truffa ai danni del comitato “Il Nobel per i disabili” creato da Dario Fo e Franca Rame. I funerali si sono svolti oggi nella chiesa di San Pietro in Gessate, davanti al Palazzo di Giustizia di Milano. Il pubblico ministero aveva 65 anni, e da mesi era in lotta contro un male incurabile.

Morta la pm Giulia Perrotti

Nel febbraio scorso la notizia della malattia. Le cronache infatti riportavano come la pm Ilda Boccassini era stata nominata alla direzione del pool che indaga sui reati contro la Pubblica Amministrazione in sostituzione della 65enne Giulia Perrotti. Il procuratore aggiunto di Milano era infatti bloccata per motivi di salute. Il 19 giugno la notizia della morte di Giulia Perrotti, avvenuta nella sua casa nel capoluogo lombardo. A stroncarla un male incurabile, che l’aveva colpita da quasi un anno. “Ha lottato fino all’ultimo”, assicurano commossi i familiari.

I funerali di Giulia Perrotti si sono svolti questa mattina nella chiesa di San Pietro in Gessate, davanti al Palazzo di Giustizia di Milano. Nata ad Adria (Rovigo) nel 1953, Perrotti era rientrata a Milano nel 2015 quando fu nominata procuratore aggiunto a capo del pool Anticorruzione. In precedenza era stata procuratore capo a Verbania, dove ha coordinato le indagini sul furto della bara di Mike Bongiorno. Sue diverse inchieste molto importanti, tra cui il tentativo di scalata ad Antonveneta e la truffa ai danni del comitato “Il Nobel per i disabili” creato da Dario Fo e Franca Rame.

Il furto della bara di Mike Bongiorno

Nel gennaio 2011 fu rubata dal cimitero di Dagnente, frazione del Comune di Arona (Novara) la bara e la salma di Mike Bongiorno, morto due anni prima. I malviventi, dopo essere rimasti nascosti all’interno del cimitero oltre l’orario di chiusura, avevano effettuato un buco in una rete e calato la bara con alcune corde, con l’aiuto di alcuni complici.

La bara con all’interno la salma di Mike Bongiorno è stata ritrovata, abbandonata, nel dicembre dello stesso anno. A scoprirla un uomo che passeggiava nei pressi della chiesetta del Lazzaretto di Vittuone (Milano). Fin da subito la Procura di Verbania, con a capo Giulia Perrotti, aveva ipotizzato che il furto era avvenuto per un tentativo di estorsione alla famiglia del conduttore televisivo.

Non è ancora chiaro chi ha eseguito e/o commissionato il furto e chi ha fatto ritrovare la bara. Finora infatti sono stati condannati in via definitiva (nel maggio 2017) due persone per tentata estorsione, poiché fermate a pochi mesi dal trafugamento della salma mentre cercavano di contattare, da una cabina telefonica il secondogenito di Mike Bongiorno, Nicolò.

Truffa a “Il Nobel per i disabili”

Giulia Perrotti aveva coordinato anche l’indagine sulla truffa al comitato “Il Nobel per i disabili” creato da Dario Fo e Franca Rame. I due artisti infatti avevano deciso nel 1998 di devolvere l’intero importo del Nobel per la Letteratura vinto da Dario Fo per sostenere e aiutare delle famiglie di disabili. Nel maggio 2005 Franca Rame scopre però la truffa, orchestrata da un suo strettissimo collaboratore.

Nel 2007 l’uomo, che aveva prosciugato il conto del comitato, è stato condannato per truffa e falso in scrittura privata. “La sofferenza nessuno potrà ripagarcela” aveva commentato mesi prima della sentenza Franca Rame, come riporta un vecchio articolo di Repubblica.it. “Abbiamo dovuto patire – sottolineava infatti l’attrice ed ex senatrice – anche il sospetto di essere complici di questa truffa”.