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Morte ambasciatore russo: le prime parole dell'attentatore, 'Allah Akbar, vendetta per Aleppo'

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Ha urlato 'Allah Akbar, vendetta per Aleppo' l'uomo armato che poche decine di minuti fa ha sparato almeno 15 colpi di arma da fuoco colpendo mortalmente l'ambasciatore russo ad Ankara Andrey Karlov. Per riuscire nel suo piano l'uomo, vestito con giacca e cravatta, si è finto la guardia del corpo d...

Ha urlato ‘Allah Akbar, vendetta per Aleppo’ l’uomo armato che poche decine di minuti fa ha sparato almeno 15 colpi di arma da fuoco colpendo mortalmente l’ambasciatore russo ad Ankara Andrey Karlov. Per riuscire nel suo piano l’uomo, vestito con giacca e cravatta, si è finto la guardia del corpo di Karlov, in occasione della cerimonia di inaugurazione della mostra ‘La Russia vista dai turchi’ programmata nella Galleria di Arte contemporanea della capitale turca.

Quando si è trovato nella giusta posizione ravvicinata, ha aperto il fuoco, e uno dei colpi sparati ha raggiunto l’ambasciatore, caduto a terra a causa della ferita mortale; il decesso avverrà poco dopo il ricovero in ospedale. Mentre le immagini dell’incredibile attentato stanno facendo il giro del web, vengono diffuse le prime parole dell’uomo, che avrebbe messo in atto un attentato di matrice islamica: l’assalitore, che a quanto pare sarebbe un poliziotto, ha infatti detto, ‘noi moriamo in Siria, voi qui’. L’ambasciata russa considera quanto avvenuto un attacco terroristico nel corso del quale sarebbero rimaste ferite anche tre persone. Aggiornamento: l’assassino dell’ambasciatore russo ad Ankara è Mert Altintas, un giovane agente di polizia di 22 anni che era stato assegnato alla sicurezza del diplomatico.