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Morte di Anna Bellisario: si indaga anche sulle salse usate nel fast food

Anna Bellisario

Anna Bellisario è morta dopo aver mangiato un tiramisù che aveva ordinato: si indaga anche sulle salse usate nel fast food vegano.

Si allarga l’inchiesta sulla morte di Anna Bellisario, la studentessa 21enne morta dopo aver mangiato un tiramisù in un fast food vegano, sito in corso Garibaldi a Milano. La giovane si trovava qui assieme al fidanzato. Attualmente gli inquirenti stanno indagando anche sulle salse utilizzate all’interno del locale. Sotto la lente degli investigatori si aggiungono tre nuovi indagati.

Si tratta del responsabile del ristorante Flower Burger e dei rappresentanti della ditta che si occupava di fornire al locale alimenti etichettati come vegani, quali una senape e una maionese che il locale era solito usare all’interno dei cibi proposti ai clienti. I prodotti in questione non sono collegati alla morte di Anna, ma in essi ci sarebbero state tracce di uova. I tre indagati sono accusati di frode nell’esercizio del commercio.

Morte Anna Bellisario: chi sono gli altri indagati?

Come informa Repubblica , risultano esserci altri indagati relativamente al caso di morte della povera Anna: si tratta di due rappresentanti e di due dipendenti dell’azienda Glg, che produce il tiramisù che sarebbe dovuto essere vegano, ma che pare contenesse proteine del latte. Le accuse nei loro confronti sono di omicidio colposo, vendita di sostanze alimentari non genuine e frode nell’esercizio del commercio.

Allergica alle proteine del latte

Anna soffriva di un’allergia acuta alle proteine del latte. FanPage fa sapere che la ragazza non uscisse quasi mai a cena e fosse solita mantere un’attenzione molto alta riguardo agli alimenti che ingeriva. Il fidanzato stesso ha riferito che la sera della morte, prima di mangiare il tiramisù, la 21enne aveva chiesto la lista degli allergeni.