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Morte Diana Pifferi: verso il processo contro la madre

Processo imminente per Alessia Pifferi, la madre della bambina di 18 mesi morta di stenti

La madre di Diana Pifferi continua a dichiararsi innocente; si va verso il processo

Si va verso il processo per la risoluzione del caso sulla morte di Diana Pifferi, la piccola bambina di 18 mesi morta di stenti. Infatti, la bambina era stata trovata senza vita nel proprio lettino da campeggio, vicino al quale era stata lasciata una boccetta di En, farmaco preposto al rilassamento ed alla riduzione dell’ansia.

La Procura di Milano aveva disposto che venissero effettuati i necessari accertamenti medico-legali, dai quali erano emerse alcune verità scioccanti che hanno poi portato alla detenzione della madre 37enne della piccola. Tra queste, l’esame del capello aveva rilevato tracce di benzodiazepine (principio attivo contenuto nell’ansiolitico sopra citato) che avevano portato gli inquirenti ad avvalorare l’ipotesi di omicidio doloso.

La madre di Diana Pifferi continua a dichiararsi innocente; si va verso il processo

Tuttora la madre della bambina nega qualunque intervento responsabile della morte della neonata: infatti, stando alle sue dichiarazioni, ella si sarebbe premurata solo di somministrarle del paracetamolo per l’abbassamento della temperatura corporea. Paracetamolo effettivamente contenuto nei residui organici.

Tuttavia, ciò che ha portato le indagini a sospettare l’omicidio ad opera della madre, era stata l’autopsia effettuata sul piccolo cadavere: nello stomaco di Diana erano state ritrovate tracce di pannolino e la prova che la piccola era morta di stenti, causati da una prolungata e grave disidratazione. Ad avvalorare questa tesi è il fatto che sul comodino posto di fianco al lettino della piccola vi fossero una bottiglietta d’acqua ed un biberon mezzi pieni, segno che la piccola non fosse riuscita a raggiungerli.